Salari decurtati, accusa di estorsione a 2 imprenditori di Lamezia Terme
Due imprenditori agricoli operanti nella piana di Lamezia Terme (Cz) sono indagati per estorsione ai danni di 95 loro dipendenti, in gran parte immigrati. La Procura della Repubblica della citta' calabrese ha emesso nei loro confronti un'informazione di garanzia con contestuale avviso di conclusione delle indagini. Secondo quanto emerso da un'inchiesta della Guardia di Finanza del gruppo lametino, gli imprenditori costringevano sistematicamente i loro dipendenti ad accettare retribuzioni ridotte di circa un terzo rispetto a quelle risultanti in busta paga oppure non corrispondenti a quelle previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro, con la minaccia dell'immediato licenziamento o, prima dell'instaurazione del formale rapporto lavorativo, con l'esplicito rigetto della richiesta di assunzione avanzata da coloro che aspiravano all'impiego secondo le regole. Le indagini hanno consentito di appurare che il sistema estorsivo sarebbe stato messo in atto nel periodo compreso tra il gennaio ed il febbraio del 2016 e che i braccianti erano di nazionalita' prevalentemente extracomunitaria. I militari hanno effettuato controlli in diverse localita' delle campagne lametine, attraverso il monitoraggio di automezzi, sopralluoghi, appostamenti, pedinamenti e riscontri cinefotografici, anche col supporto dei mezzi aerei del corpo. Secondo la procura di Lamezia Terme, che coordina le indagini, sarebbe cosi' emerso un vasto fenomeno di sfruttamento illecito dei dipendenti, con casi di vere e proprie estorsioni, attuato dagli indagati.