Modica, "entro fine mese al via il nuovo Pronto Soccorso"
Il nuovo pronto soccorso dell’Ospedale “Maggiore” di Modica sarà inaugurato entro il mese di Novembre. La conferma è arrivata direttamente all’on. Nino Minardo dal commissario dell’Asp 7 di Ragusa, Salvatore Lucio Ficarra. È noto all’opinione pubblica il rischio di declassamento ad ospedale di base che aveva corso il “Maggiore”, dopo la riforma sanitaria regionale targata Crocetta/Gucciardi.
"Solo grazie alla costante interlocuzione dell’on. Minardo con il Ministero della Salute - si legge in una nota dell'onorevole - si è riusciti a salvare il nosocomio modicano, ed a far si che il “Maggiore” fosse classificato come “spoke”, ovvero ospedale che rappresenta un punto di riferimento per cittadini e operatori per l'eccellenza nella cura di specifiche patologie, al pari di Ragusa e Vittoria. “Adesso, con l’imminente apertura del nuovo e moderno pronto soccorso -dichiara Minardo- si può concretamente rispondere alle esigenze della città di Modica, del comprensorio e dei paesi limitrofi, oltre a far fronte alla richiesta sanitaria derivante dal fenomeno degli sbarchi dei migranti."
"Ancora una volta - aggiunge Minardo - questo risultato è il frutto di un impegno fattivo, energico e senza clamori di chi ha seguito questo difficoltoso iter con costanza, anche sostenendo duri scontri e sfidando spesso opportunismi e disfattismo, per il bene della collettività, alla quale bisogna garantire a tutti i costi il diritto alle cure e alla salute.
Avere a Modica un nuovo pronto soccorso, moderno e funzionale, significa costruire un pilastro fondamentale per creare un sistema sanitario efficiente che sia il punto di partenza ideale per proseguire l’ampio progetto di ristrutturazione dell’Ospedale Maggiore”.
“In questa occasione va sottolineato ed apprezzato - conclude Minardo - l’impegno profuso dai nuovi vertici dell’Asp Iblea per risolvere le varie criticità che giornalmente affliggono il settore e che mettono nell’ombra il grande senso di responsabilità e diligenza di molti operatori sanitari che quotidianamente svolgono il loro lavoro con assoluta professionalità, amore e rispetto per i pazienti; il mio auspicio finale viene rivolto a tutte le istituzioni che, a vari livelli, e con precise competenze e responsabilità, devono impegnarsi affinché la buona sanità non sia un caso eccezionale ma la normalità.