Palermo, difesa di Mered presenta Dna: "Non è il boss della tratta"
La comparazione del Dna al 99,9 per cento conferma: l'imputato e' figlio di una donna eritrea - Meaza Zerai Weldai - giunta a Palermo nei giorni scorsi. Al processo al presunto trafficante di esseri umani Mered Medhanie Yedhego- imputato dinanzi alla Corte di assise di Palermo - detto il "generale", il legale oggi ha depositato la perizia del genetista Gregorio Seidita, ricercatore-docente in Genetica Medica e Genetica Forense al dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie mediche dell'Universita' di Palermo. "Nel caso in questione, quindi, una probabilita' di maternita' pari al 99,99999999988% permette di affermare con certezza - scrive l'esperto nella sua relazione - che il signor Medhanie Tesfamariam Behre e' il figlio di Meaza Zerai Weldai". L'imputato e' stato arrestato in Sudan il 24 maggio 2016 ed estradato in Italia il 7 giugno. Da subito l'avvocato Michele Calantropo ha invocato l'errore di persona: in cella si trova un ignaro falegname eritreo, rifugiato in Sudan, che si chiama Mered Tasfamarian Behre.
"Stiamo processando la persona sbagliata - dice ancora Calantropo - ancor prima di decidere sui reati contestati occorrerebbe chiarire questo punto, fondamentale". L'accusa - oggi rappresentata dal pm Annamaria Picozzi - si e' riservata precisando alla corte tuttavia che l'identificazione dell'indagato e' stata basata su altri dati in particolare sulla "voce e sulle intercettazioni telefoniche e non su dati genetici". La Corte d'assise - nell'udienza odierna - ha inoltre rigettato la richiesta della difesa di rendere inutilizzabili tutte le intercettazioni effettuate (all'estero) mediante la tecnica dell'instradamento. Secondo la Corte infatti - che ha dunque disposto la trascrizione delle intercettazioni depositate dal pm - tutte le "attivita' di intercettazione sono state compiute in Italia ivi compresi - sostiene l'ordinanza - i ponti da cui le stesse conversazioni sono state caaptate". Le prossime due udienze - che saranno dedicate all'esame dei funzionari della polizia di Stato Carmine Mosca e Mariapia Marinelli - in programma il 9 e il 10 novembre si terranno nell'aula bunker del carcere Ucciardone.