Regionali in Sicilia, chiamate alle urne 4,6 milioni di persone
Silenzio. Dopo settimane di veleni e urla, dopo gli accesi comizi e appelli di ieri sera, oggi tutto tace. E' il giorno del silenzio elettorale. La vigilia del voto che domani coinvolgera' poco piu' di 4 milioni 681.000 elettori chiamati a scegliere uno dei cinque candidati governatori. Con un avversario in piu' da battere: l'astensionismo. Le operazioni di voto, si svolgeranno nella sola giornata di domani, dalle 8 alle 22. Lo scrutinio sara' effettuato lunedi', con inizio alle 8 nelle 5.304 sezioni elettorali dell'Isola.
- ASSEMBLEA PIU' LEGGERA. COME SI VOTA Per la prima volta si votera' non piu' per 90 deputati dell'Assemblea regionale, ma per 70: effetto della norma costituzionale del 7 febbraio 2013, di modifica dello Statuto regionale: quota a cui e' stata ridotta, dunque, la composizione di Sala d'Ercole. La scheda di votazione e' unica e l'elettore dispone di due voti, uno per la scelta della lista regionale, il cui capolista e' candidato alla carica di presidente della Regione, l'altro per la scelta della lista provinciale. Nell'ambito della lista provinciale prescelta, l'elettore puo' altresi' esprimere la preferenza per uno dei candidati alla carica di deputato regionale compreso nella stessa lista.
- LISTE, LISTINI E QUOTA DI STABILITA'. Sono 62 i seggi da assegnare col sistema proporzionale nei collegi elettorali provinciali, tra liste che hanno superato lo sbarramento del 5%; sette i candidati della lista regionale, il 'listino del presidente', che comprende anche il nome indicato per la carica di governatore e da cui attingere fino al raggiungimento della "quota di stabilita'": e' pari, infatti, a 42 il numero massimo dei seggi attribuibili al fine di agevolare la formazione di una stabile maggioranza. Un seggio di diritto all'Ars spetta al presidente eletto, un altro al candidato arrivato secondo. Le liste devono rispettare il criterio di alternanza tra donne e uomini.
- LA CINQUINA PER PALAZZO D'ORLEANS Cinque, dunque gli aspiranti governatori. Per il Movimento cinque stelle Giancarlo Cancelleri. Per il centrodestra Nello Musumeci, schierato da Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega, Udc, #Diventera'Bellissima e Autonomisti). Il rettore di Palermo Fabrizio Micari e' l'uomo del centrosinistra sostenuto dal Partito democratico, Alternativa popolare, Sicilia Futura, Idv e Arcipelago Sicilia. La Sinistra punta su Claudio Fava, con Sinistra italiana, Mdp-Articolo1, Verdi, Rifondazione comunista e movimenti civici. C'e', infine, il candidato indipendentista Roberto La Rosa, sostenuto da Siciliani liberi.