Sicilia al voto per scegliere il presidente della Regione e 70 deputati
Alle 8 di questa mattina sono stati aperti i 5304 seggi in Sicilia per le Regionali. Poco più di 4 milioni e mezzo di elettori dovranno scegliere il nuovo governatore e 70 deputati, venti in meno rispetto alla passata legislatura. In corsa per la presidenza della Regione, cinque candidati: Giancarlo Cancelleri del M5s, Nello Musumeci per il Centro destra, Fabrizio Micari per il Centro sinistra, Claudio Fava che è sostenuto da Mdp, Si, Verdi, Prc, Possibile e Verdi e Roberto La Rosa per Siciliani Liberi. I seggi rimarranno aperti fino alle 22 di questa sera e lo svrutinio comincerà domani mattina alle 8.
E' l'ultima tornata elettorale prima delle Politiche, l'ultimo test a disposizione di partiti e coalizioni per misurarsi su una legge non troppo lontana dal Rosatellum. In Sicilia la politica italiana si gioca molto e, da lunedì, i risultati del voto delle Regionali saranno strumento privilegiato per chi, nel Pd, nel centrodestra e anche nel M5S, aspiri a cambiare gli equilibri interni.
Alla vigilia del voto, critiche da parte di Sinistra italiana per lo scrutinio. "Chiediamo un rafforzamento della sorveglianza dei seggi dato che la legge elettorale siciliana prevede che le operazioni di scrutinio si svolgano l'indomani. È sbagliato lasciare le urne chiuse per l'intera notte di domenica, non se ne capisce la ragione. Se qualcuno volesse fare il furbo avrebbe maggiori opportunità". Lo dice il deputato di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto, che ricordando il voto per le amministrative di 10 anni fa a Palermo osserva: "Nel 2007 il voto venne falsato come accertato con sentenza passata in giudicato".
Su Facebook, Palazzotto rilancia in serata i suoi dubbi sullo scrutinio dilazionato a dieci ore dal voto e lancia una frecciata anche al M5S: "Invece di invocare gli osservatori Osce non sarebbe stato più semplice chiedere di cambiare il decreto?".