Ostia come nel Far west: spari con il clan Spada
Nuova intimidazione a Ostia: nella serata di sabato, alle 22, sono stati esplosi cinque colpi di pistola contro la porta di casa di Silvano Spada, un 33enne membro della famiglia con diversi precedenti. Il palazzo preso di mira si trova in Via Forni, quartier generale del clan, e solo la blindatura del portone ha evitato il rischio di vittime. Poco dopo e' stata presa a calci e pugni anche la porta di casa del fratello 44enne di Silvano, Giuliano Spada. I nuovi episodii, su cui indaga la polizia di Ostia, rientrano nella guerra tra gruppi criminali nel quartiere del litorale romano e segue di meno di tre giorni l'agguato in una pizzeria in cui sono stati gambizzati due uomini, uno dei quali legato sia ai Fasciani che ai rivali degli Spada.
In via Forni il fratello del boss degli Spada, Roberto (in carcere a Tolmezzo dopo la testata al cronista di Nemo), gestiva una palestra. E il palazzo contro cui sono stati esplosi gli spari si trova sopra il bar dove nel novembre del 2011 furono uccisi due pregiudicati della zona, Giovanni Galleoni e Francesco Antonini.
Quello che ormai e' chiaro e' la guerra in corso tra il clan degli Spada e quello dei Fasciani che a nuova Ostia si contendono il controllo del traffico di stupefacenti, usura, estorsione, attivita' economiche e case popolari. Una guerra che non si ferma nonostante il commissariamento del X municipio per mafia e i riflettori dei media puntati sulla recente tornata elettorale e sull'aggressione a un inviato Rai a cui hanno fatto seguito una serie di manifestazioni contro la mafia.
"Le gambizzazioni e le sparatorie sono un messaggio non solo tra i clan ma principalmente allo Stato, un messaggio chiaro e netto che dice: 'qui comandiamo noi'", ha commentato il
coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, fondatore del
movimento ecologista ad Ostia ed ex presidente di
circoscrizione, il quale ha invocato l'invio di reparti speciali anticrimine delle forze dell'ordine.