Messina, i Genovese in Procura per parlare del loro "tesoro"
E' il giorno degli interrogatori al Palazzo di Giustizia di Messina sulla gestione del 'tesoro' da 100 milioni di euro riconducibile al parlamentare nazionale di Forza Italia Francantonio Genovese e alla sua famiglia. Poco prima delle 10.30, insieme al suo avvocato, e' entrato nella stanza del procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e del sostituto Fabrizio Monaco, Luigi Genovese, figlio di Francantonio, 21enne deputato regionale neo eletto sotto le insegne azzurre, sull'onda di oltre 17.000 voti, indagato per riciclaggio e sottrazione indebita. Per il Gip che ha firmato il provvedimento di sequestro dei beni, lo studente-deputato, in quanto "erede dell'impero", giovane rampollo di "una dinastia", e' elemento centrale del presunto e poderoso sistema illegale finalizzato all'ingente evasione fiscale. Un sistema ricondotto dal medesimo giudice, per metodi e consistenza del patrimonio, alla "favola di Ali' Baba' e i 40 ladroni".