Nel Pd siciliano è prova di muscoli tra Faraone e Raciti
Siamo alla resa dei conti post elettorale in casa Pd. Adesso Davide Faraone, l'uomo di Renzi in Sicilia, dovrà dimostrare qual è il suo reale peso all'interno del Pd. Il sottosegretario alla Sanità vuole chiudere la parentesi del segretario regionale, Fausto Raciti, per arrivare al commissariamento. Sulla stessa sintonia è anche l'area Dem, fromata da renziani e personaggi vicini a Dario Franceschini. Anche Berretta dell'area Orlando chiede il siluramento del segretario regionale. In pratica sono le stesse componenti che hanno già da tempo chiesto le dimissioni del segretario provinciale, Alessio Lo Giudice.
Soltanto gli orfiniani tengono il moccolo a Raciti, che contrattaccano accusando Faraone di essere l'autore dello sfascio del Pd nell'Isola, responsabile a loro dire di avere attaccato per quasi tutta la passata legislatura regionale, il governo Crocetta. Il segretario nazionale Matteo Renzi ha chiesto di rinviare la direzione siciliana del partito che era in programma per domani in attesa del suo arrivo. Ma la prova di forza sembra soltanto rinviata di qualche giorno.