Ardizzone torna al vecchio progetto: sarà candidato a sindaco di Messina
"Non mi sento lasciato solo, sono a posto con la mia coscienza posso guardare a testa alta tutti i siciliani, convinto di avere fatto il mio dovere fino in fondo. Questo ti ripaga indipendentemente dagli eventi elettorali che sono mutevoli. Guardare con fierezza i siciliani negli occhi dicendo ho fatto tutto quello che ho ritenuto giusto fare, ho le carte in regola, questo mi ripaga, anche da risultati elettorali che indipendentemente dalla mia persona non sono stati soddisfacenti". Lo ha affermato il presidente uscente dell'Ars Giovanni Ardizzone parlando con i giornalisti. Ardizzone che si e' presentato alle elezioni con la lista dei Centristi per Micari non e' stato rieletto, ma ammette,a toni bassi, di volere tornare al vecchio progetto di candidarsi alla guida della sua citta', Messina. "Accorinti rappresenta il male minore rispetto a quello che sta succedendo in citta'. Da messinese ho molta tristezza e ho dichiarato che il mio partito in futuro potra' essere Messina", spiega alla stampa, "certamente sto contribuendo a scrivere un buon programma. Abbiamo avuto tanti cambi di casacca, un segretario regionale del Pd che e' diventato responsabile di FI e che risponde al nome di Genovese, abbiamo nel Pd persone che di sinistra non hanno assolutamente nulla. C'e' da rimanere smarriti. C'e' bisogno di recuperare tanta coscienza civica a Messina e fare uscire le persone dallo stato di bisogno. Perche' quando c'e' questo il voto e' condizionato. "Sto costruendo un programma insieme a tanti. 'Liberi e forti' e' il nome del progetto che richiama il messaggio di Don Luigi Sturzo, pero' bisogna essere forti veramente, sapendo qual e' il rischio che si corre in una citta complessa come e' Messina".