Forno crematorio a Floridia, M5s dice no vicino al centro abitato
Nel Piano triennale delle Opere Pubbliche che l’ Amministrazione Limoli ha approvato e che in questi giorni si sta discutendo in Commissione, è stato inserito un progetto per la realizzazione di un impianto di cremazione. L’impianto di cremazione è previsto in un’area adiacente il cimitero nella disponibilità del Comune (così dice il documento, disponibilità non proprietà). Nella relazione sono previsti due forni crematori da 600 kW che dovranno cremare in due turni di lavorazione almeno 24 feretri al giorno per almeno 300/gg anno. Quindi almeno 7200 cremazioni anno. Il combustibile che verrà utilizzato sarà GPL (quindi grossi serbatoi pressurizzati di stoccaggio). Come potete ben capire un impianto assimilabile in tutto e per tutto ad un impianto di Incenerimento. Tutto il processo di combustione è energivoro ciò significa che consuma notevoli quantità di energia contribuendo all'emissione di CO2 e influendo sull'effetto serra e sulla qualità dell'aria che tutti i cittadini respirano. A tal proposito si è già ampiamente espressa la comunità europea (DECISIONE DEL CONSIGLIO del 14 ottobre 2004 relativa alla conclusione, a nome della Comunità europea, della convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti 2006/507/CE) e i forni crematori sono una fonte nota di emissioni delle sostanze chimiche menzionate nell'allegato III (ovvero diossine, furani, esaclorobenzene, bifenili e idrocarburi policiclici), quando si costruisce un nuovo crematorio si devono considerare in via prioritaria i processi, le tecniche o le pratiche alternative che hanno vantaggi analoghi, ma evitano la formazione e il rilascio di sostanze chimiche elencate nel suddetto allegato. Pertanto avere a ridosso del centro abitato di Floridia (vignalonga in primis) un impianto di incenerimento (perché di questo si tratta) ci trova assolutamente contrari. Esistono dei sistemi di cremazione alternativi, a freddo, ecologici ed anche più economici, sono già usati in alcuni Paesi europei come la Svezia, e risultano essere efficaci e convenienti a livello economico e in primis a livello ambientale. Inoltre vogliamo chiedere al neo Sindaco Limoli: vista la delicatezza dell’argomento, non è il caso, prima di assumere decisioni del genere, che vengano consultati i cittadini floridiani? Come mai durante la sua campagna elettorale non ha mai parlato di un impianto crematorio a due forni? Come mai non era inserito nel suo programma elettorale? Se non è una sua idea, chi glielo ha imposto?
Sindaco Limoli, facciamo appello alla sua professione di medico: prima di mettere sulla testa dei cittadini che l’hanno eletta un impianto di incenerimento ci pensi non una ma cento volte.