Primi nomi per le elezioni a Rosolini e Gennuso chiede di azzerare la giunta
Il deputato regionale all'Ars, l'autonomista, Pippo Gennuso, ha chiesto al sindaco di Rosolini, Corrado Calvo, un cambio di marcia. In poche parole Gennuso lo invita a un rimpasto in giunta prima del rompete le righe in vista delle amministrative di primavera inoltrata. E' probabile che per evitare la rottura con il parlamentare, il primo cittadino possa operare qualche ritocco, anche sei il problema di Rosolini è atavico. Calvo si è trovato ad amministrare un Comune fin troppo indebitato per l’eredità del passato . Se poi si aggiunge i ritardi dei trasferimenti della Regione, si capisce che le casse di palazzo di città languono. Se da una parte Gennuso vorrebbe dare maggiore vitalità alla sua città, dall'altra c'è da fare i conti con i soldi che non ci sono, tant'è che l'amministrazione ha dovuto approvare il piano di riequilibrio. Manovra necessaria per evitare il default. La prossima settimana potrebbe essere quella decisiva per dare un colpo di spugna all'esecutivo, che dovrebbe ripartire da un punto fermo costituito dalla vice sindaca, Cinzia Giallongo. Gli altri componenti sarebbero tutti in sospeso.
E mentre nell'amministrazione attiva ci sono venti di turbolenze, gli avversari politici di Calvo, si preparano alla campagna elettorale. Già si fanno i primi nomi di candidati alla successione del primo cittadino. Potrebbe correre Pinello Gennaro, ma se l'avvocato fondatore di Etica dovesse ripensarci, potrebbe scendere in campo Tina Cicciarella, in rappresentanza dello stesso Movimento e attuale consigliera di opposizione. Tra i papabili c’è pure Pippo Incatasciato, già in corsa per la sindacatura 4 anni e mezzo fa. A sinistra, invece, bisognerà attendere cosa accadrà nel Pd a livello provinciale. Al momento non ci sarebbero le condizioni per esprimere un candidato. Le cose non vanno meglio in casa dei 5 Stelle. In città ci sono due Meetup. Alla fine potrebbe prevalere l'avvocato Albero Bocchieri ad avere la meglio. A Rosolini circola anche un nome di alto profilo ed è quello di Saro Di Lorenzo. Bisognerà vedere se accetterà la candidatura e se i "moderati" sono disposti a sostenerlo.