Domani la prima all'Ars, Forza Italia avanti su Miccichè presidente
Domani la prima seduta dell'Assemblea regionale siciliana e sul tavolo c'e' subito una partita importante da giocare: l'elezione del presidente di Sala d'Ercole. Forza Italia tira dritto sul suo commissario regionale, Gianfranco Micciche'. Per lui sarebbe un ritorno sulla poltrona piu' alta di Palazzo reale. Gli azzurri svelano le loro mosse. "Prima l'elezione del presidente dell'Ars poi, in una seduta successiva, il dialogo istituzionale che garantira' l'equilibrio delle forze politiche nell'ufficio di presidenza", dice Giuseppe Milazzo, capogruppo azzurro, alla vigilia della seduta inaugurale della diciassettesima legislatura, dove i 70 parlamentari eletti presteranno giuramento ed entreranno nel pieno delle loro funzioni. Un tema insidioso e complesso considerata la maggioranza risicata di Musumeci: 36 deputati su 70, con la Lega, in campo con un esponente, gia' fortemente critica per l'esclusione dalla Giunta.
Il passaggio piu' delicato resta proprio l'elezione del presidente e il partito piu' numeroso nel centrodestra esprime un solo nome, quello Micciche'. La strategia per ottenere la sua vittoria sembra cosi' puntare tutto sulla presidenza e incassare il titolo per il leader forzista, per poi scoprire le carte sulle vice presidenze e sulle altre cariche solo in una seduta successiva. "L'obiettivo che ci siamo prefissati - ha detto Milazzo - e' eleggere il presidente, poi in una seduta successiva ci fermeremo e discuteremo con tutti gli schieramenti. Credo sia il miglior modo per mantenere in questa fase il giusto equilibrio. Non abbiamo chiesto voti a nessuno - aggiunge il capogruppo azzurro - vogliamo appunto, in una seconda fase, comporre un ufficio di presidenza che sia funzionale e che aiuti l'Aula".
L'Udc dice la sua: "La legislatura regionale parta con un pieno rispetto delle regole e delle prassi. E' il primo step, ma - avverte la capogruppo Margherita La Rocca Ruvolo - va compiuto con responsabilita'. Per le scelte nell'Ufficio di Presidenza e' evidente, per l'Udc, che le opposizioni vadano coinvolte. Il ragionamento sulle nomine da effettuare con il voto del parlamento regionale deve essere ampio e senza steccati. Noi avremo questo approccio, ferme restando le prerogative della coalizione di maggioranza".