Sanità: la "fuga" dei medici, 10 mila espatriati in dieci anni
In dieci anni, dal 2005 al 2015, c'e' stato un vero esodo silenzioso di medici italiani, che dopo la laurea nel nostro Paese hanno scelto di andare a esercitare altrove, soprattutto in Gran Bretagna. In questo periodo infatti si registrano 10.104 medici "espatriati", un su tre diretto oltre Manica. Lo rende noto il rapporto sul sistema sanitario italiano a cura di Eurispes ed Enpam. A seguire tra le mete preferite, la Svizzera (26%). "Fa riflettere - sottolinea lo studio - il dato assai significativo, secondo cui nell'ultimo decennio, su 100 dottori in medicina europei che lasciano il paese d'origine, ben 52 sono nostri connazionali. Basti pensare che il secondo paese per maggiore numero di "transfughi" medici, ossia la Germania, si ferma solo al 19%". Il dato e' tanto piu' allarmante guardando al futuro prossimo, ovvero da oggi al 2025, "periodo per il quale si prospetta una forte quota di pensionamenti. Si stima che verranno collocati a riposo 47.300 medici specialisti del SSN, a cui si aggiungono circa 8.200 tra medici universitari e specialisti ambulatoriali, mentre nello stesso periodo gli specialisti formati saranno solo 40.000. Se si conferma il trend dei giovani medici che scelgono l'estero, il saldo risultera' fortemente passivo, e i fenomeni di carenze professionali gia' diffusi ma non ancora esplosi nella loro drammaticita', si manifesteranno appieno, allargando oltre misura la forbice tra pensionamenti e nuovi ingressi". La carenza di camici bianchi e' preoccupante anche per quanto riguarda i medici di famiglia, che sono "sempre meno, perche' il turnover dovuto all'invecchiamento, sta creando molti "vuoti"". Mentre l'Italia per dotazione di medici in generale e' seconda solo alla Germania, nell'area della medicina di base si colloca nella fascia bassa della classifica. "La Germania, infatti, ne conta 167,4 ogni 100.000 abitanti (quasi il doppio, dunque), e la Francia si colloca a quota 155,5. "Pochi" medici di medicina generale, ognuno dei quali assiste una media (in aumento gia' negli ultimi anni) di circa 1.200 cittadini: questo e' il quadro che caratterizza gli ultimi decenni, ma sul quale si sta abbattendo la mannaia dell'anzianita' anagrafica. Tornando al dato del 2012, sui 45.437 medici di medicina generale censiti, piu' del 60% risultavano laureati da 27 o piu' anni, presentando dunque una carta d'identita' "media" da arzilli cinquantacinquenni: piu' che medici in camice bianco, medici dal capo imbiancato dall'eta'".