Ufficio di Presidenza all'Ars, nulla di fatto: seduta rinviata a domani
E' stata rinviata a domani alle 10 la seduta d'aula all'Ars. Il presidente Gianfranco Micciche' ha preso atto della mancata convergenza dei partiti di maggioranza e opposizione sui nomi da esprimere per l'elezione dei tre deputati questori (due spettano alla maggioranza e uno all'opposizione) e ha preferito concedere altro tempo ai gruppi parlamentari per riuscire a trovare la quadra e definire cosi l'ufficio di presidenza, per poi passare, dalla prossima settimana, alla composizione delle sette commissioni e alle loro presidenze. In particolare le frizioni interne al Pd, che non permettono la designazione di un candidato questore, nonostante il presunto tra dem e M5s, hanno preoccupato il presidente dell'Ars. "E' mio interesse mantenere gli equilibri istituzionali - ha detto Micciche' ai giornalisti uscendo dall'Aula - in questo momento il Pd rischia di rimanere fuori dall'ufficio di presidenza e questo non e' auspicabile". Mancate convergenze si registrano anche nella maggioranza dove FI e' decisa a votare il suo candidato questore Alfio Papale, mentre #Diventera'Bellissima di Nello Musumeci e Udc reclamano le due poltrone rispettivamente per Giorgio Assenza e Giovanni Bulla. Restano forti le tensioni tra i dem, manifestatesi anche oggi in fase di elezione del capogruppo Giuseppe Lupo. "La nostra base ci chiede serieta' e responsabilita' e non le continue liti sui giornali che non servono a nulla", afferma il presidente dell'assemblea regionale del partito Giuseppe Bruno. Dall'area dei renziani interviene anche Nello De Pasquale: "Non c'e' linea ufficiale del Pd che stabilisce di fare accordi con il M5s. Chi lo fa, lo fa arbitrariamente, non c'e' una linea di partito che ci autorizza a fare accordi con la maggioranza ne con il M5s".