Mafia: condannati a Marsala tre 'postini' di Messina Denaro
Sono stati condannati dal Tribunale di Marsala tre 'postini' del latitante di mafia Matteo Messina Denaro arrestati nell'agosto del 2015 nell'ambito dell'operazione "Ermes". Si tratta di Sergio Giglio, 47 anni, di Salemi, condannato a 13 anni e 4 mesi, Ugo Di Leonardo, 75 anni, ex geometra del Comune di Santa Ninfa condannato a 12 anni e Leonardo Agueci, di 29, ragioniere di Gibellina, a tre anni e 4 mesi. L'accusa, rappresentata in aula dai pm Carlo Marzella e Giuseppe De Leo, aveva chiesto la condanna per tutti gli imputati, ma la Corte ha invece assolto Giovanni Mattarella, 51 anni di Mazara del Vallo, genero del defunto boss mazarese Vito Gondola (arrestato nel medesimo blitz antimafia). Le indagini furono eseguite dalle Squadre mobili di Trapani e Palermo e dai carabinieri del Ros e riguardarono il periodo che va dal marzo 2012 al febbraio 2014 facendo emergere proprio la figura di Gondola (detto U' Coffa) come il vertice dell'organizzazione. "Il metodo di confezionamento dei pizzini - disse Giovanni Leuci, all'epoca capo della Squadra Mobile di Trapani ascoltato tra i testimoni - e' comprovato da altre indagini: dapprima con l'inchiesta Progetto Belice ed in seguito con operazioni Golem e Golem II e con la corrispondenza (coperta dal Sisde) con l'ex sindaco di Castelvetrano Antonino Vaccarino. Indagini che ci confermarono la consistenza di questi canali riproponendoci perfino la medesima sintassi nella trascrizione dei pizzini. Non abbiamo registrato mai piu' di 3 arrivi e 3 spedizioni all'anno e anche la creazione (chiusura con lo scotch) e la distruzione dei pizzini e' apparsa in continuita'". Al telefono i favoreggiatori del boss parlavano di "concimi", "mangimi" e "foraggi", ma poi venivano visti scambiarsi dei pizzini.