Cranio antico torna a Comiso, caso di neurochirurgia del '700
Torna a Comiso dopo circa 30 anni, un antico cranio risalente al 1700 testimonianza di un caso di neurochirurgia di quel periodo. "Si tratta di un teschio trapanato, della chiesa di Santa Maria della Grazia a Comiso - spiega il sindaco Filippo Spataro - chiesa dei Cappuccini prima delle leggi di soppressione del 1866 ed e' parte di una mummia che rappresenta un caso di neurochirurgia del Settecento di rilevante interesse scientifico". Nel 1987, le mummie conservate nella cappella mortuaria della chiesa furono sottoposte ad autopsia da parte di un team dell'Universita' di Pisa, da quel momento il cranio del XVIII secolo, e' rimasto nella citta' toscana. Alla presenza del parroco, don Girolamo Alessi, il cranio trapanato di Comiso e' stato ricollocato nella cappella mortuaria della Chiesa dei Cappuccini di Santa Maria della Grazia, edificio secentesco da cui mancava da oltre 30 anni. Il cranio era stato prelevato nel luglio del 1987, durante una campagna di autopsie sulle mummie della cittadina kasmenea, e ingiustamente acquisito dal museo di anatomia patologica dell'Universita' di Pisa, in Toscana, citta' dove e' rimasto fino al 14 aprile 2016. In quella data, grazie all'intervento dell'assessorato dei Beni culturali, il prezioso reperto recante tracce di neurochirurgia era stato trasportato in Sicilia, dove e' stato custodito fino ad oggi dall'antropologo Dario Piombino-Mascali, ispettore onorario per il patrimonio bio antropologico mummificato della Regione che ha curato tutte le operazioni di rientro.