Istat: sale il potere d'acquisto delle famiglie, e anche il reddito
Aumenta il reddito disponibile delle famiglie consumatrici nel III trimestre in misura dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,2%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici e' aumentata di 0,5 punti percentuali, salendo all'8,2%. A fronte di una diminuzione dello 0,1% del deflatore implicito dei consumi, il potere d'acquisto delle famiglie e' cresciuto rispetto al trimestre precedente dello 0,8%. Lo riferisce l'Istat. L'Istat spiega che la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici nel terzo trimestre 2017 e' stata pari all'8,2%, con un aumento di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e una diminuzione di 0,3 punti percentuali nei confronti dello stesso trimestre del 2016. L'aumento congiunturale della propensione al risparmio deriva da una crescita del reddito disponibile delle famiglie consumatrici piu' sostenuta rispetto a quella dei consumi finali (0,7% e 0,2% rispettivamente) Rispetto al trimestre precedente il potere d'acquisto delle famiglie e' aumentato dello 0,8%, grazie anche alla lieve flessione del deflatore implicito dei consumi delle famiglie (-0,1%). In termini tendenziali il reddito disponibile delle famiglie consumatrici e' aumentato del 2,1%, mentre il deflatore implicito dei consumi e' aumentato dell'1,0%, determinando una crescita del potere di acquisto del 1,1%. Il tasso di investimento delle famiglie consumatrici (definito come rapporto tra investimenti fissi lordi delle famiglie consumatrici, che comprendono esclusivamente la spesa per l'acquisto di abitazioni e per la loro manutenzione straordinaria, e reddito disponibile lordo) nel terzo trimestre 2017 e' stato pari al 5,9%, stabile sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto allo stesso trimestre del 2016. L'aumento degli investimenti fissi lordi (+0,2%) e' risultato piu' contenuto di quello del reddito lordo disponibile.