Corteo a Catania per ricordare Fava ucciso 34 anni fa dalla mafia
"Mio nonno da lassu' forse si sta facendo quattro risate...": minimizza Francesca, figlia di Elena e nipote di Pippo Fava quando il corteo giunge nella strada che porta il nome del giornalista assassinato 34 anni fa dalla mafia. Perche' nell'anniversario che ricorda il sacrificio di un cronista che ha pagato con la vita la sua indipendenza, stona che vicino alla lapide, nell'ex via dello Stadio, vi sia adesso un sexy shop. "Un mese fa ci siamo accorti che era stato aperto un negozio del genere - aggiunge Francesca - abbiamo parlato con il titolare che e' un ragazzo e lui non solo e' stato disponibilissimo a oscurare l'ingresso del sexy shop, ma ci ha anche detto che Pippo Fava merita una targa con la sua storia. Per noi e' bastato che le luci del negozio restassero spente nell'ora della commemorazione e cosi' e' stato...". Chiuso argomento sexy shop, oggi il corte in ricordo di Pippo Fava si e' mosso da piazza Roma sino a via dello Stadio, oggi via Pippo Fava. In tanti a ricordare il giornalista catanese. Sotto la lapide solo un mazzo di rose portato dal figlio di Pippo Fava, Claudio: "Per molti anni i fiori e la corona del Comune puntualmente sparivano e allora dallo scorso anno abbiamo deciso di fare qualcosa di piu' concreto. Abbiamo portato la musica in via Pippo Fava e abbiamo donato strumenti musicali ai ragazzini delle scuole che operano nei quartieri difficili". Francesca, nipote di Pippo Fava, era una ragazzina quando fu ammazzato suo nonno. Il cronista stava andando a trovare Francesca impegnata al teatro Stabile. Dei giovani, tanti, che hanno partecipato alla commemorazione, Francesca dice: "Io ero una bambina quel 5 gennaio e vedere tanti giovani mi da' l'idea che la memoria si tramanda con una voglia di vivere, di fare e di esserci".