Palermo, nozze combinate per cittadinanza: ridotte le condanne
La sesta sezione della Corte d'appello di Palermo ha ridotto le pene a otto dei quindici imputati di un processo per matrimoni che sarebbero stati "combinati" allo scopo di far ottenere la cittadinanza italiana a stranieri, di Paesi non appartenenti all'Unione europea. L'ottico Mirko Occhipinti, che aveva un ruolo di coordinamento e che in primo grado aveva avuto 10 anni e 2 mesi, si e' visto ridurre la pena a 6 anni, perche' ha confessato; la condanna piu' elevata tocca cosi' adesso a Giovanni Bonaccorso, che dovra' scontare 6 anni e 6 mesi (anche per lui c'e' un ritocco al ribasso, in secondo grado). Scende a 4 anni e 4 mesi Francesco Paolo Lo Iacono, mentre la moglie di Occhipinti, Samira Akkacha, di origini marocchine, ha avuto 5 anni, cosi' come la connazionale Darry Amine. Tre anni e 10 mesi li hanno avuti, con altri sconti di pena, Giovanni Lo Presti e Francesca Paola Cardinale; un anno, 10 mesi e 20 giorni Maria Laura Brignone. Pene confermate per altri sette imputati, che dovranno tutti scontare due anni e 10 mesi: si tratta di Nadia Brignone (sorella gemella dell'altra donna), Maria Jessica Lucera, Emanuela Salamone, Gianluca Fontana, Vincenzo Cionti, Michela Graziano e Caterina Gianno'.