Pachino: galà dello Sport al Palmento Rudinì: premiati i migliori atleti del 2017
Una serata magnifica quella che si è svolta domenica sera nell'incantevole scenario del Palmento Rudinì, a Pachino, e che ha visto di scena i migliori atleti pachinesi del 2017 premiati dall'amministrazione comunale. Una kermesse di campioni che nel 2017 hanno onorato la città di Pachino attraverso la pratica sportiva e che sono stati protagonisti nella serata organizzata dalla consulta comunale dello Sport in collaborazione con l'amministrazione comunale, per premiare giovani talenti ma sopratutto per promuovere lo sport come simbolo della coesione sociale e dei valori morali.
All'evento, presentato da Gianfederico Spataro, hanno partecipato tutti gli atleti che si sono distinti nelle varie discipline nel 2017: dall'automodellismo alla danza latina, al tennis e al calcio, così come alla boxe e al karate, un'importante passerella di giovani che fa ben sperare per il futuro. «Una vera e propria festa dello Sport – ha dichiarato il sindaco, Roberto Bruno -, è stato bello ed emozionante vedere assieme tutte le associazioni, realtà in cui i nostri figli crescono e vengono formati non solo a livello sportivo ma acquisiscono anche valori morali e sociali. Così come abbiamo premiato e riconosciuto tutte le tipologie di eccellenze del nostro territorio, allo stesso modo riconosciamo e premiamo le eccellenze sportive che portano alto il nome della nostra città nelle varie discipline».
Positivi i commenti dell'assessore allo Sport Andrea Nicastro, soddisfatto per i risultati raggiunti in ambito sportivo e fiducioso per il futuro: "La lungimiranza di questa amministrazione -ha detto Nicastro- che ha messo in campo lo strumento della consulta per consentire alle varie realtà territoriali di confrontarsi e interagire a beneficio della comunità. Così come hanno fatto le associazioni della Consulta dello sport, garantendo pari dignità a tutte le discipline sportive. Siamo soddisfatti e ci auguriamo che l’evento possa ripetersi anche il prossimo anno».
Giuseppe Campisi