Anziani torturati in una casa di cura ad Oristano, un arresto
Anziani legati al letto, minacciati, picchiati e, in alcuni casi, anche torturati in una casa di cura a Oristano. A "Villa Rosina", gestita da una sessantenne finita agli arresti domiciliari, secondo quanto accertato dalla polizia, gli ospiti erano vittime di violenze psicologiche e fisiche di ogni tipo ma che non riuscivano a denunciare perche' debitamente sedati, con dosi massicce di farmaci, quando venivano in contatto con i familiari in visita. Le indagini della squadra mobile sono partite nel 2015 in seguito ad alcune segnalazioni. Sono state quindi disposte intercettazioni telefoniche della donna, sentiti testimoni e, infine, collocate anche delle telecamere nascoste per documentare le continue vessazioni e violenze cui venivano sottoposti gli anziani. Stamane, nel corso di una conferenza stampa, sono state diffuse le foto di alcuni sfortunati ospiti con lesioni e abrasioni in varie parti del corpo; uno e' anche legato letto con un lenzuolo. Diversi gli episodi di violenza documentati dagli investigatori della Mobile, guidati dal dirigente Samuele Cabizzosu, che hanno condotto le indagini sentendo anche diversi testimoni, tra cui alcuni operatori sanitari. In un caso la titolare della casa di cura, infastidita dai lamenti di un diabetico, gli provocava dolori al piede sofferente a causa della patologia per farlo smettere. In un altro, a un'anziana ricoverata veniva strizzato il seno dalla donna che si diceva gelosa delle sue dimensioni. Ad altri venivano schiacciati gli occhi con i pollici fino a provocare un insopportabile dolore. Torture vere e proprie, insomma. La titolare di Villa Rosina, nonostante sospettasse di esser controllata con le telecamere non riusciva, secondo quanto accertato dagli inquirenti, a controllarsi e ha, fino all'ultimo, continuato a maltrattare i suoi disgraziati ospiti.