Crolla stucco al Duomo di San Giorgio a Modica: turisti illesi, chiesa aperta
Fortunatamente, nessun danno alle persone. Ma alcuni turisti che erano all'interno del duomo di San Giorgio a Modica, quando, intorno alle 13, dei calcinacci si sono staccati dalle parti sommitali di una della navate laterali, sfondando una rete di protezione per poi polverizzarsi a terra, hanno vissuto atimi di paura. Nell'area, alcune infiltrazioni avevano suggerito cautelativamente di porre delle reti proprio a protezione dei fedeli e dei turisti. I calcinacci, grandi quanto il palmo di una mano, sono visibili al suolo della navata laterale di destra, vicino alla cappella di San Giorgio. Si e' trattato pero' del cedimento dello stucco sommitale per una superficie di circa un metro e mezzo quadrato, non conseguenza delle recenti piogge dal momento che e' stato verificato che lo stucco era secco. Inibizione al culto della navata destra e ridefinizione di un sistema di protezione piu' resistente, in attesa degli interventi di ripristino e consolidamento, sono i provvedimenti immediati che la Soprintendenza ha messo in atto.
Il Comune di Modica si è attivato per sollecitare gli interventi necessari. Il sindaco ha diffuso, in proposito, una nota. "La Chiesa di S.Giorgio è aperta e fruibile - afferma Ignazio Abbate - a scanso di equivoci e a dispetto dalle voci e notizie catastrofiche che si leggono in giro sul web voglio precisare che il “crollo” di oggi riguarda solo piccole porzioni di stucco, molto probabilmente danneggiate da antiche infiltrazioni di acqua. Non appena venuti a conoscenza di quello che era successo, ci siamo recati sul posto ed abbiamo constatato insieme all’architetto Belluardo e l’ingegnere Linguanti che il distacco non costituiva un danno strutturale ma superficiale. Quindi sono arrivati anche il tecnico della Curia ed il sovrintendente ai Beni Culturali di Ragusa, Calogero Rizzuto, che hanno potuto constatare la reale entità del danno. Una squadra di operai è stata messa a disposizione dal Gruppo Zaccaria per intervenire immediatamente e verificare altre eventuali problematiche. Una rete di sicurezza è stata installata per mettere tutti al riparo da altri eventuali cedimenti. L’accaduto rafforza quanto andiamo sostenendo già da tempo e cioè che uno dei simboli della nostra Città, patrimonio dell’Unesco, ha bisogno di interventi di manutenzione specialmente per quanto riguarda la parte interna degli stucchi. Quello di oggi è un campanello di allarme che sarebbe gravissimo sottovalutare. Per anni i Governi regionali hanno ignorato le richieste di finanziamento avanzate dalla Sovrintendenza di Ragusa per interventi di urgenza che potessero mettere in sicurezza l’enorme patrimonio custodito dalla Chiesa di S.Giorgio. Lo stesso Sovrintendente ci ha assicurato che avrebbe immediatamente inoltrato la richiesta di finanziamento di un lavoro di urgenza proprio per scongiurare ulteriori danni alla struttura. Alla luce di tutto ciò ho voluto tempestivamente informare il Presidente della Regione dell’accaduto”.