Corruzione a Catania, udienza su "cerchio magico" Multiservizi
Due richieste di patteggiamento da parte di due indagati e la formalizzazione di parte civile della Citta' metropolitana di Catania e della Pubbliservizi. Sono le novita' dell'udienza preliminare, davanti al Gup Simona Ragazzi, per la richiesta di rinvio a giudizio scaturita da indagini della Guardia di finanza, denominata "Cerchio magico" sulla gestione della Pubbliservizi. Il giudice esaminera' le richieste nel corso della prossima udienza fissata per i primo febbraio. Imputati sono l'ex presidente, Adolfo Maria Messina, di 61 anni, e un consulente della partecipata pubblica, Alfio Massimo Trombetta, di 52 anni, entrambi ritenuti i promotori e gli organizzatori della presunta truffa. Raffaello Giovanni Pedi, di 43 anni, responsabile della manutenzione edilizia e componente di alcune commissioni di gare d'appalto che la Procura ritiene pilotate; Rosario Simone Graziano Reitano, di 36 anni, imprenditore; Alfio Giuffrida, 59 anni, amministratore di una ditta per la "costruzioni di edifici". Tra gli indagati anche Salvatore Branchina, 58 anni, Responsabile unico dei procedimenti (Rup) della Pubbliservizi Spa, che ha collaborato alle indagini. Archiviata la posizione dell'imprenditore Santo Nicotra, di 44 anni. Reitano e Pedi hanno chiesto l'accesso al patteggiamento. Secondo l'accusa, le indagini, avrebbero fatto emergere quello che per la Guardia di finanza e' "un collaudato sistema corruttivo orchestrato dall'ex Presidente della Pubbliservizi, Messina ,e dal suo stretto collaboratore Trombetta che, avvalendosi del contributo determinante di Pedi, indirizzavano l'affidamento di lavori e servizi a imprese 'corrotte' traendone svariate utilita'". L'aggiudicazione degli appalti, sostiene la Procura di Catania, e' "avvenuta in violazione della normativa di evidenza pubblica rappresentata dal Codice degli Appalti". L'inchiesta e' stata coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro e dai sostituti Fabio Regolo e Fabio Saponara. (AGI) Ct1/Mrg