Corruzione, erede dinastia Samsung rimesso in libertà
Lee Jae-Yong, l'erede dell'impero Samsung coinvolto in uno scandalo di corruzione, e' stato rimesso in liberta', dopo un anno di carcere. A Lee, condannato a 5 anni in primo grado per corruzione, falso giuramento e abuso di beni sociali, la Corte d'appello ha ridotto la pena a due anni e mezzo, ma la sentenza e' stata sospesa per 4 anno, consentendogli di uscire di prigione. La sentenza gli consentira' di tornare a dirigere l'azienda, mentre la magistratura sudcoreana ha confermato la sua tendenza ad essere indulgente nei confronti dei crimini dei colletti bianchi commessi dai magnati dei conglomerati a conduzione familiare.