Uninominale, riconferma per Marzana (M5s): ad Avola spopola 58,02%
C'era stata l'illusione dei sondaggi, poi rivelatisi farlocchi, nell'uninominale di Avola alla Camera. Alla vigilia del voto del 4 marzo, i numeri nelle mani di Forza Italia, davano un testa a testa tra la candidata del M5s, l'uscente Maria Marzana e Daniela Armenia di Forza Italia. Così non è stato e l'esito delle urne ha detto tutt'altra cosa: riconferma di Maria Marzana a Montecitorio e sconfitta, seppur contenuta della candidata del Centro destra. E' stato un successo per il M5s che ha incassato il 52,76% dei voti nell'intero Collegio, arrivando a 53.028 preferenze. Un largo consenso, considerando il flop del Partito democratico che con Giovanni Giuca non è arrivato neppure al 13% ( 13037 voti). Così per Daniela Armenia alla sua prima esperienza diretta in politica, il numero dei voti si è fermato a 29.396. La candidata del Centro destra, arrivata prima nel Comune di Portopalo nel confronto con Marzana, ha avuto un forte ridimensionamento del voto ad Avola, dove l'esponente pentastellata ha ottenuto 8600 preferenze, contro le sue 3712. Un risultato che arriva per lo scontro in atto tra i fratelli Cannata (Luca sindaco e la sorella Rossana parlamentare all'Ars) con i vertici di partito. Ma le indicazioni del responso delle urne hanno parlato chiaro. Neppure un candidato scelto dai Cannata avrebbe superato lo Tsunami del M5s. La scelta di Daniela Armenia, anzi ha limitato i danni a Forza Italia, perchè è stata sostenuta dal gruppo di Pippo Gennuso, radicato e consolidato nella zona sud della provincia di Siracusa.
Nell'uninominale di Avola, è comunque stata una sfida tutta rosolinese. Maria Marzana, nella sua città di origine, la deputata abita ad Ispica, ha ottenuto 4.844 voti, non superando il 50%, Armenia 2.976 e l'avvocato Giuca 2.340 preferenze.