Palermo, spariti 250 pezzi dal museo Pitrè: scattano le indagini
Verifiche del Comune di Palermo dopo la segnalazione della sparizione di oltre 250 pezzi dal museo etnoantropologico Pitre'. Statue, ceramiche, documenti che sarebbero scomparsi. Il caso, informa l'assessore alla Cultura Andrea Cusumano e' stato oggetto di indagine da parte dei carabinieri, che hanno sentito l'attuale dirigente Eliana Calandra. E' stato riscontrato che molti degli oggetti nella lista dei presunti ammanchi si trovavano in restauro e parte di questi sono stati di recente restituiti dal Centro restauro regionale e altri sono ancora presso la stessa strettura; altri sono piccoli oggetti di materiale organico che si sono degradati decine di anni fa e per i quali era da tempo ben nota l'assenza. Per alcuni oggetti, effettivamente sottratti alla collezione negli anni novanta, e' stata fatta a suo tempo apposita denuncia. "In ogni caso - conclude l'assessore - al fine di fare completamente chiarezza in tempi brevissimi, e verificare che non vi siano effettivamente ulteriori oggetti sottratti alla collezione, ho dato incarico alla dirigente di fornire dati puntuali, oggettivi e di riscontro rispetto a ciascuno dei presunti oggetti mancanti". L'amministrazione si riservera' di agire "in ogni sede" contro eventuali responsabilita' per l'ammanco di oggetti della collezione del museo, "cosa che sarebbe gravissima, o contro chi potrebbe aver diffuso informazioni infondate, cosa non meno grave".