Ventinove biologi in esubero al Policlinico di Messina: è protesta
Sono 29 i dirigenti biologi dichiarati in esubero in organico all'Azienda policlinico "Gaetano Martino" di Messina: a livello regionale la stabilizzazione di centinaia di biologi assunti da anni a tempo determinato e' sospesa a un filo. Tutte le procedure sia quelle ordinarie (mobilita', scorrimento di graduatorie valide etc.) sia quelle straordinarie sono state rinviate a dopo il completamento delle procedure di riassorbimento degli esuberi.I n una nota dell'11 ottobre 2017, il commissario straordinario del Policlinico, scrive: "Sono personale universitario". Occorre dunque attivare uno specifico tavolo tecnico che veda coinvolti il rettore di Messina, l'assessore regionale alla Salute e l'amministrazione del Policlinico. L'Anaao contesta il fatto che si blocchino le procedure di stabilizzazione straordinarie di cui al decreto Madia: "Esse non sono rinviabili a dopo il riassorbimento degli esuberi, come invece si verifica per le procedure ordinarie, e quindi sono immediatamente realizzabili!!
Non solo, ma a questo punto desta sorpresa il fatto che, di fronte al dramma umano e professionale di centinaia di dirigenti a tempo determinato (che come altre figure professionali hanno garantito in questi anni il diritto alla salute dei cittadini siciliani), istituzioni come universita' e assessorato non intervengano in modo tempestivo, efficiente ed efficace, come peraltro la Costituzione e le specifiche leggi impongono alla Pubblica amministrazione". "Vogliamo ricordare - precisa Pietro Pata, segretario Anaao Sicilia - che anche a seguito della revoca di alcune delibere di assunzione, furono presentati esposti al Tribunale di Messina". La posizione della sigla sindacale e' ferma e censura il "comportamento dilatorio delle istituzioni coinvolte in questa vicenda" e ha fatto specifica istanza alle autorita' giudiziarie (Procure presso i Tribunali di Messina e Palermo, e Procura presso la Corte dei Conti di Palermo) "di voler esercitare i poteri d'ispezione e controllo che sono loro demandati. La Sanita' siciliana non puo' attendere".