Hotspot Lampedusa chiuso: "Sia occasione per cambiare passo"
Il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della liberta' personale prende atto della chiusura dell'hotspot di Lampedusa disposta in via temporanea dal ministero dell'Interno. Per quanto riguarda le notizie sulle criticita' riguardanti l'hotspot, si legge in una nota, "peraltro gia' rilevate dallo stesso Garante nazionale", e sulle tensioni che si sono verificate negli ultimi giorni al suo interno, ribadisce la sua "costante attenzione" verso la situazione nella struttura dell'isola. In particolare, rende noto di avere avviato da tempo un'interlocuzione con il ministero dell'Interno, "tesa fra l'altro a verificare alcune circostanze particolarmente allarmanti, che saranno al centro del rapporto sulla visita effettuata lo scorso 23 gennaio, di prossimo invio alle autorita' competenti e successiva pubblicazione". Gli interventi da realizzare nell'hotspot, avverte, "non si dovranno limitare a una mera ristrutturazione materiale, pure assolutamente necessaria e piu' volte sollecitata. Serve soprattutto porre le basi perche' si verifichi un vero cambio di passo sulla tutela dei diritti fondamentali dei cittadini stranieri ospitati nella struttura, a partire dai tempi di permanenza, che devono essere nei limiti, normativamente previsti, delle 48 ore". Sul piano piu' generale "e' ormai tempo che si definisca un quadro di regole chiaro e trasparente su un sistema - quello degli hotspot - la cui natura giuridica rimane dopo anni ancora ambigua e che rischia di configurarsi di fatto come una privazione della liberta' personale senza tutela giurisdizionale".