Il femminicidio di Canicattini, Laura massacrata con almeno 20 coltellate
Almeno venti le coltellate inferte a Laura Petrolito, la ventenne uccisa dal compagno Paolo Cugno. Lo dicono i carabinieri che indagano sul caso di Canicattini Bagni, anche se bisognera' attendere l'autopsia di domani per avere un quadro piu' chiaro sulle ultime ore di vita della giovane. Intanto i militari smentiscono il padre della ragazza, Andrea Petrolito, secondo cui la figlia si sarebbe recata in caserma per raccontare le violenze subite. Anche il Comune nega che la giovane si sia rivolta agli assistenti sociali per essere accolta in una comunita'. "Non c'e' mai stato alcun contatto tra la ragazza ed i carabinieri della stazione di Canicattini prima dell'omicidio", afferma il comandante provinciale dei carabinieri di Siracusa, Luigi Grasso; il padre sostiene che la figlia si e' rivolta ai carabinieri di Canicattini a seguito di un tentativo di strangolamento del convivente in carcere per l'omicidio. "Non abbiamo mai raccolto una denuncia nè la ragazza ha mai parlato con i carabinieri della stazione".
"Non ci risultano segnalazioni formali, ma stiamo compiendo accertamenti", dice il capo della Procura, Francesco Paolo Giordano. Nel corso della ricostruzione, e' emerso che la coppia, prima della tragedia avvenuta intorno alle 22 di sabato, aveva litigato perche' il presunto assassino era tornato tardi dal lavoro. Avrebbero deciso prima di uscire per fare la spesa, poi avrebbero puntato verso l'appezzamento di terreno del ventisettenne per dare da mangiare ai cavalli. Ed e' li che si e' consumata la tragedia.
Domani a Canicattini ci sarà una fiaccolata per ricordare Laura Petrolito