Agguato nel Gargano: 33enne ferito a colpi di kalashnikov
Sarebbero state almeno due le persone che ieri sera hanno sparato a Marco Raduano, 33 anni, ritenuto esponente di spicco della criminalita' organizzata di Vieste ed ex braccio destro di "Cintariddi", Angelo Notarangelo il boss della mafia viestana ucciso nel 2015. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, che stanno indagando sull'accaduto, Raduano stava rientrando a casa a piedi, in localita' Scialara, quando almeno due persone, nascoste nei pressi dell'abitazione dell'uomo, hanno sparato con un kalashnikov. Tre i proiettili lo hanno ferito ad una mano, al fianco e ad una gamba. Sul posto i militari hanno trovato due bossoli e 5 cartucce. Raduano, molto probabilmente, si sarebbe accorto in tempo dell'agguato nascondendosi e riuscendo a trovare rifugio nell'abitazione del suocero. Successivamente e' stato trasportato al pronto soccorso di Vieste e, quindi,trasferito all'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo dove e' stato ricoverato. Le sue condizioni non sono gravi. Raduano, dopo la morte di Notarangelo, e' ritenuto elemento di spicco della criminalita' organizzata locale in una zona dove da qualche tempo e' in atto una lotta tra i clan per la supremazia e la gestione dei traffici illeciti. Nelle ultime ore sono stati effettuati tre stub per accertare se le persone sottoposte ad esami abbiano sparato di recente.