Gip di Catania convalida il sequestro della nave dell'Ong
Per il Gip di Catania Nunzio Sarpietro, che oggi ha convalidato il sequestro della nave di Proactiva open arms, bloccato al porto di Pozzallo dal 18 marzo, la Ong spagnola non solo si e' rifiutata di consegnare i migranti ai libici, ma ha impedito il loro approdo a Malta violando il codice di condotta e la Bossi-Fini. A seguito della convalida, e' stato emesso comunque il decreto di sequestro preventivo in attesa che sia il Gip di Ragusa, entro 20 giorni, a decidere: il giudice ha infatti ritenuto che non sussistano gli elementi per la contestazione del reato di associazione a delinquere, ma solo quello del favoreggiamento dell'immigrazione clandestina; per questo si e' dichiarato incompetente.
Inascoltato anche il messaggio da Roma che comunicava che gli eventi Sar in corso erano coordinati dai libici, "adducendo come scusa di avere perso il contatto radio con i gommoni di salvataggio che si trovavano oltre 20 miglia piu' avanti. Anche dopo l'evacuazione a Malta di un bimbo e della sua mamma, gli indagati "non hanno seguito nemmeno le indicazioni di rivolgersi alle autorita' di Malta che avrebbe "senz'altro costituito un approdo comodo e sicuro per le vite dei migranti e dell'equipaggio. Hanno proceduto invece ostinatamente con la navigazione verso le acque italiane". E' ritenuto dunque sussistente il reato di immigrazione clandestina che viene meno solo a fronte di "un reale pericolo per la vita dei migranti e soprattutto se al momento dell'intervento non vi fosse stata una valida alternativa al soccorso effettuato". Condizione inesistente "dal momento in cui la nave era approdata nel porto maltese per sbarcare il neonato con la madre", e c'era la disponibilita' delle autorita' locali ad accoglierli. Lo stesso comandante "ha dichiarato di non avere avuto alcuna criticita'".