Avola, Tari aumentata del 10%: il Consiglio dice sì alla tassa di soggiorno
Non tutti i consiglieri sono riusciti a resistere alla lunga maratona consiliare iniziata alle 19,15 di mercoledì e conclusa alle 2,30 di oggi per dibattere e approvare tra discussioni, polemiche e vivaci dibattiti i nove punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di Avola, tra cui quelli più dibattiti, poi approvati dai soli consiglieri della maggioranza, le delibere della Tari per l’anno 2018 con relativo aumento della tariffa di circa il 10 per cento, e l’istituzione della tassa di soggiorno per i turisti nel Comune di Avola. Oltre alle approvate determine dei tributi Tasi e Imu, l’adeguamento degli oneri di urbanizzazione per l’anno 2018. Tutti provvedimenti approvati dai soli consiglieri di maggioranza ( 15 consiglieri), con il voto contrario per le nuove tariffe aumentate del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani dei consiglieri di opposizione Nino Amato, Giuseppe Caruso, Gaetano Sano, Giovanni Rametta, Nuccio Inturri , Seby Rossitto , Stefania Caldarella e Fabrizio Alia. Ad astenersi invece sulla delibera della istituzione della tassa di soggiorno per i turisti, del costo di un euro giornaliero a persona, sono stati i consiglieri di minoranza Rametta, Inturri, Sano, Caldarella, Seby Rossitto, Caruso e Alia. Contrari tutti per il fatto che prima di applicare la tassa ai turisti , hanno spiegato la Caldarella e il collega Seby Rossitto , l’amministrazione comunale dovrebbe mettere a punto soprattutto i necessari e utili servizi di accoglienza e logistici che oggi mancano o sono precari. “Prima attrezziamo la nostra città dei servizi e poi mettiamo la tassa di soggiorno. Oggi è prematura mettere la tassa di soggiorno.”, ha concluso Seby Rossitto, scontratosi poi col sindaco verbalmente a seguito della chiamata in causa dallo stesso Cannata su questioni politiche pregresse. Assertore e favorevole fino all’estremo della tassa di soggiorno, difendendo il provvedimento della giunta, il consigliere di maggioranza Tullio Urso, proprietario di un B&B e socio della Rete di imprese di Avola. Gli introiti di questa tassa, hanno spiegato amministratori e il consigliere Urso , verranno utilizzati per creare nuovi servizi a favore dei turisti e gli avolesi per promuovere il turismo, tra cui un servizio di bus navetta. Iniziai con le interrogazioni consiliari all’amministrazione comunale, tra cui quelle del consigliere di minoranza Nino Amato sulle discrasie di alcune delibere di affidamento di beni come le transenne per la festa di Carnevale e un presunto debito fuori bilancio inserito tra le piaghe dei capitoli del bilancio di previsione 2018. I lavori consiliari hanno trovato nel punto della delibera della Tari con il relativo aumento del 10 per cento circa ( tassa sui rifiuti 2018), un momento anche di polemiche e civile confronto tra funzionari, consiglieri e il sindaco Cannata. Il provvedimento alla fine è passato con 15 voti favorevoli dei componenti di maggioranza che sostengono la giunta Cannata, anticipato prima del voto dal capogruppo Enzo Cancemi. Lasciando però diversi dubbi e perplessità alla minoranza, sollevati dai consiglieri Nino Amato, Giovanni Rametta, Francesco Tardonato e Fabrizio Alia. Aspetti spesso tecnici che non hanno trovato risposta nell’aula da parte sia dei funzionari e responsabili del servizio, amministratori comunali Sindaco e assessore all’Ecologia), come in particolare il mancato inserimento nella delibera dei costi fissi e variabili del servizio. “ All’aumento della differenziata nell’ultimo anno, non corrisponde la diminuzione della tariffa. In altri Comuni aumenta la differenza e diminuisce la tassa ”, è stato contestato e detto all’amministrazione comunale da parte dei consiglieri di opposizione. Dagli interventi dell’ex responsabile del settore Piero Argentino, del geometra Carmelo Macauda e del sindaco Cannata è stato ufficialmente detto che l’aumento si attesta intorno al 10 per cento per motivi dettati dai costi del servizio, che difficilmente possono essere pareggiati dal pagamento delle utenze-cittadini perché non pagano tutti la tassa, e che usufruiranno dello “ sconto” sulla tariffa solo coloro che vanno a conferire la differenziata presso il Centro comunale di raccolta. Alcuni consiglieri nel merito dei costi e aumnento della tariffa hanno ventilato e cercato di capire se tutto ciò è collegato al fatto che l’amministrazione il 19 gennaio ha approvato una perizia di variante rispetto al contratto di appalto con la ditta Dusty che prevede l’aggiunta di altri servizi complementare e l’assunzione di otto unità lavorative per il centro comunale di raccolta. Aspetto smentito dal sindaco Cannata, il quale ha addebito l’aumento della tariffa al fatto che non si è ancora raggiunto la quota prevista per legge della differenziata, trovandoci ancora al 35 per cento anziché al 65, e quindi bisogna incentivare tutti i cittadini a differenziare i rifiuti. Sul fatto sollevato dal consigliere Nino Amato che il Comune poteva gestire in proprio il Centro raccolta con personale comunale, il sindaco Cannata ha detto che pur avendo in essere 400 persone al Comune non ci sono tra essi operai e tecnici specializzati. Quindi la struttura è stata affidata in “ house” alla ditta che gestisce il servizio di raccolta e differenziata. “ La gestione promiscua pubblico-privato come fatto con la precedente ditta EF Servizi, - ha spiegato nel suo intervento il geometra Argentino- per questioni interne ed economiche tra lo stesso personale poteva funzionare poco. La raccolta differenziata incide sulla tariffa solo per i cittadini virtuosi. Chi dice che aumentando la raccolta differenziata diminuisce la tassazione, sa che non dice la verità. Solo la carta e la plastica incidono e contribuiscono ad una entrata economica complessiva della differenziata. Tutto il resto è a titolo oneroso. ” Infine, ha chiarito il responsabile dell’ufficio tributi Carmelo Macauda , in merito a come è stato determinato l’aumento della Tari. Stabilito sulla la quota di aumento dalla macchina (computer), “nella quale abbiamo inserito i dati dell’utenza a ruolo e i costi del servizio. Da qui il programma ha fornito il dato dell’aumento applicato.” Ai consiglieri di minoranza, che hanno votato compatti contrari al provvedimento, molti dubbi malgrado spiegazioni e chiarimenti sono rimasti. Forse non solo sugli aspetti tecnici del servizio.