Tenta di uccidere la moglie a coltellate, preso a Catania
Ha picchiato la moglie e poi l'ha accompagnata in ospedale. Manette per un uomo violento di Catania che dopo essersi introdotto in casa della moglie ha forzato una porta-finestra e, raggiunta la camera da letto nella quale la donna riposava con la propria figlioletta di diciannove mesi, l'ha aggredita tirandole i capelli e l'ha minacciata. Poi l'ha trascinata in cucina, e dopo avere afferrato un coltello e, brandendolo all'altezza del viso, ha cercato di colpirla. La vittima e' riuscita a difendersi rimanendo ferita alla mano destra. E' stato lo stesso aggressore ad accompagnare la donna in ospedale, rimanendo in sala d'attesa: lasciato l'ospedale la vittima e' andata in questura per formalizzare la denuncia. Poco dopo gli agenti lo hanno arrestato in quanto recidivo: gia' in passato era stato autore di episodi analoghi ed era stata anche sporta una denuncia per maltrattamenti in famiglia, nonche' per minacce e stalking. L'accusa questa volta e' stata di tentato omicidio e, su disposizione del pm di turno, e' stato rinchiuso nel carcere di piazza Lanza in attesa dell'udienza di convalida innanzi al gip. Sul luogo dell'aggressione gli agenti delle volanti hanno trovato il coltello sporco di sangue. E sempre ieri gli agenti delle volanti hanno arrestato un uomo il quale, dopo aver richiesto l'intervento della Polizia, si e' fatto trovare in strada, raccontando spontaneamente di aver aggredito la propria moglie. L'uomo ha riferito di essere venuto a conoscenza dei tradimenti coniugali della donna e per questi motivi, dopo averla raggiunta sul luogo di lavoro, l'ha aggredita con una pietra, colpendola svariate volte in testa per poi fuggire. Nel frattempo la vittima, che aveva chiesto aiuto alla polizia e' stata accompagnata da personale del 118 al pronto soccorso dell'ospedale Garibaldi, dove le sono state riscontrate lesioni giudicate guaribili in dieci giorni. L'uomo, pregiudicato, e' stato arrestato per lesioni aggravate e, su disposizione del pm di turno, sottoposto agli arresti domiciliari.