Siracusa, agente aggredito in carcere finisce in ospedale
Ancora violenza nel carcere Cavadonna di Siracusa, dove questa mattina un detenuto ha aggredito un poliziotto penitenziario. La vittima, ricostruisce Lillo Navarra, segretario regionale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria, e' stata colpita da un detenuto extracomunitario all'uscita del passeggio della prima ora al blocco 50. Il detenuto si e' avventato contro l'agente, con calci pugni e graffi al collo, tanto che si e' reso necessario il trasporto al pronto soccorso.
Afferma Donato Capece, segretario generale del Sappe: "La situazione nelle carceri della Sicilia, dove oggi sono detenute circa 6.400 persone rispetto ai circa 6 mila posti letto e' sempre tesa e allarmante. A Siracusa abbiamo in carcere 622 detenuti, cento in piu' la capienza regolamentare. Dei presenti, oltre 100 sono gli stranieri". I numeri riferiti agli eventi critici avvenuti nelle celle delle carceri siciliane nel 2017 sono inquietanti: 620 atti di autolesionismo, 119 tentati suicidi, 664 colluttazioni e 75 ferimenti. Tre sono stati i suicidi di detenuti e tre le morti in carcere per cause naturali. Le evasioni sono state 8 da istituti penitenziari e 12 a seguito della concessione di permesso premio, semiliberta' e lavoro all'esterno.
Proprio nel carcere di Siracusa si sono contati gli atti di autolesionismo piu' numerosi: 106; mentre Messina, con 19 casi, fa registrare il triste primato dei tentati suicidi sventati in tempo dagli uomini della Polizia penitenziaria. Quello di Pagliarelli a Palermo e' il penitenziario che ha anche il record regionale di colluttazioni (149) e ferimenti (14). Per il primo Sindacato della Polizia Penitenziaria "lasciare le celle aperte piu' di 8 ore al giorno senza far fare nulla ai detenuti - lavorare, studiare, essere impegnati in una qualsiasi attivita' - e' controproducente perche' lascia i detenuti nell'apatia".