Bufera Lega in Sicilia per il voto di scambio, Salvini vuole leggere le carte
E' durato circa un'ora l'incontro a Roma con Matteo Salvini sul 'caso Sicilia', all'indomani dell'arresto dei fratelli Salvino e Mario Caputo, dirigenti palermitani della Lega arrestati e posti ai domiciliari per voto di scambio e attentato ai diritti politici dei cittadini. Tra i presenti i coordinatori siciliani Alessandro Pagano e Angelo Attaguile, oltre al deputato regionale Tony Rizzotto. I due leader regionali hanno affermato di non avere ricevuto alcun avviso di garanzia in merito al voto di scambio. "C'e' serenita' - afferma Pagano dopo l'incontro - e non esiste alcuna ipotesi di commissariamento. Una valutazione piu' approfondita sara' compiuta quando sara' piu' chiaro il quadro dei fatti che appare fumoso. Abbiamo dimostrato che noi siamo stati piu' che fedeli: ci sono centinaia di richieste di adesione che stiamo vagliando con la massima attenzione, a riprova della correttezza del nostro atteggiamento".
Matteo Salvini prende tempo, vuole approfondire il contenuto dell'inchiesta della Procura di Termini Imerese che ha portato all'arresto di due esponenti leghisti, Salvino e Mario Caputo per voto di scambio alle regionali di novembre, e che coinvolge una ventina di persone, tra cui i due coordinatori regionali del Carroccio, Alessandro Pagano e Angelo Attaguile. "Voglio prima leggere le carte e poi parlare. Ci sarà qualche querela. Quello che ho letto finora mi convince poco", dice Salvini. Quando si cresce bisogna stare attenti e noi staremo sempre più attenti: se qualcuno si è dimostrato furbo o poco onesto, la Lega non è casa sua", avverte Salvini.
Pagano e Attaguile dicono di non avere ricevuto alcun avviso di garanzia.