Il Riesame di Palermo conferma il sequestro della villa di Ingroia
Resta sotto sequestro l'antico casale ristrutturato di Calatafimi (Trapani) di proprieta' dell'ex pm Antonio Ingroia, indagato con l'accusa di peculato dai suoi ex colleghi della Procura di Palermo. Lo ha deciso il tribunale del riesame, che ha respinto la richiesta di dissequestro della somma di 151 mila euro, sequestrata il mese scorso. Ingroia, secondo l'accusa, rappresentata dai pm Pierangelo Padova e Enrico Bologna, da amministratore unico di Sicilia e Servizi, l'azienda a capitale pubblico che gestisce i servizi informatici della Regione, avrebbe percepito indebitamente rimborsi e spese di viaggio per 34 mila euro e si sarebbe liquidato un'indennita' di risultato di 117 mila euro. Tutto questo pur non essendo - nell'anno di riferimento, il 2013 - commissario ma liquidatore e pur avendo lavorato per soli tre mesi. Inoltre avrebbe agito in conflitto di interessi, autoliquidandosi le somme senza ottenere l'avallo dell'assemblea dei soci. Il riesame ha anche confermato, dichiarandone inammissibile il ricorso, la misura applicata al revisore contabile Antonio Chisari, pure lui indagato.