Allergie in arrivo, cosa sapere e come difendersi
Bella stagione, giornate piu' lunghe, clima mite, pomeriggi all'aria aperta e... starnuti. La primavera con il sole e le scampagnate porta anche il poco desiderato corollario di allergie, riniti e raffreddori da fieno. I numeri parlano chiaro: nel 2025 quasi il 50% della popolazione europea soffrira' di una qualche allergia, mentre nel nostro Paese circa il 40% della popolazione dichiara gia' di soffrire di disturbi di questo tipo. Assosalute (Associazione Nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica), ricorda, anche quest'anno come affrontare al meglio l'arrivo della primavera e tenere a bada gli starnuti e tutti i sintomi fastidiosi legati all'arrivo delle riniti allergiche. L'allergia e' una reazione "fuori misura" del nostro sistema immunitario agli allergeni, sostanze comunemente presenti nell'ambiente, come, ad esempio, pollini, acari della polvere e alimenti. L'organismo di alcune persone identifica tali sostanze come "nemici" tanto da allertare il sistema immunitario attraverso i sintomi di una reazione allergica che variano a seconda dell'allergene e delle modalita' con cui esso viene a contatto con l'organismo. Come ben sanno le persone allergiche, in primavera il principale allergene e' il polline, una sostanza che si trova nell'aria sotto forma di polvere rilasciata dalle piante durante il loro normale ciclo riproduttivo. Il polline contiene, in particolare, proteine che nei soggetti allergici scatenano una risposta da parte del sistema immunitario a livello delle mucose con cui vengono a contatto per inalazione. Tra i pollini piu' insidiosi troviamo: graminacee, parietaria, betulacee e, specie in alcune zone d'Italia, ambrosia. In questi ultimi anni, pero', sono aumentate anche quelle forme di allergia dovute ai cosiddetti "pollini minori" come il cipresso, il nocciolo o l'olivo. Lo starnuto e' un riflesso naturale che si scatena quando un agente irritante o allergenico viene in contatto con le mucose del naso. Anche nel caso di un'infezione virale, causa del raffreddore, lo scopo dello starnuto e' di liberare le vie aeree superiori dagli agenti patogeni. In questo senso, uno starnuto opera come un vero e proprio "ripristino del sistema", simile a Control-Alt-Canc per un PC. Anche per le allergie esiste un calendario, infatti, la concentrazione del polline puo' variare a seconda della stagione, del clima, della tipologia di pianta e della regione. La presenza di pollini nell'aria comincia, a seconda delle temperature, nel mese di febbraio per poi raggiungere il picco di concentrazione in primavera, periodo di fioritura delle piante. Ad esempio, le graminacee, la famiglia erbacea piu' diffusa e presente a tutte le latitudini, presenta il suo picco di pollinazione tra maggio e luglio. La parietaria, specie piu' diffusa nel centro e sud Italia, raggiunge la sua massima intensita' tra maggio e giugno. Le composite (o asteracee), vasta famiglia di piante che vanta 20.000 specie diverse, 700 delle quali - tra cui l'ambrosia - presenti sul nostro territorio, fioriscono e rilasciano pollini da luglio a settembre. Le betulacee invece, fioriscono nei mesi compresi tra gennaio e maggio mentre le oleacee da maggio a giugno. Infine, troviamo il cipresso che libera i pollini da febbraio a fine marzo, con possibili anticipi a gennaio e/o prolungamenti fino ad aprile. I sintomi classici delle allergie primaverili coinvolgono le mucose del naso, gli occhi e le vie respiratorie. Sintomi nasali: starnuti ripetuti, prurito, congestione con sensazione di naso chiuso, riduzione dell'olfatto, secrezione di muco acquoso e biancastro e molto meno consistente di quello del raffreddore "comune", al contrario, piu' denso e dal colore giallo-verde. Sintomi oculari: prurito alle congiuntive che appaiono arrossate ed edematose, lacrimazione e fotofobia (fastidio alla luce). Sintomi respiratori: tosse secca e stizzosa e difficolta' a respirare, eventuali crisi di tipo asmatico. Altri sintomi, che possono comparire in associazione alla comparsa dell'allergia ai pollini, sono: stanchezza, difficolta' di concentrazione, mal di testa, disturbi del sonno e piu' raramente, prurito all'epidermide e dermatite. Ma cosa fare? In linea generale, se un individuo non sa di essere allergico e si manifestano alcuni sintomi tipici dell'allergia, e' possibile, nella fase acuta, gestire tali sintomi con il consiglio del farmacista ma e' fondamentale rivolgersi, quanto prima, al proprio medico affinche' si possa essere indirizzati nel giusto percorso di diagnosi e successiva cura. Sara' lo specialista che, accertata l'allergia e il tipo di allergene a cui si e' sensibili, definira' la terapia piu' corretta da seguire. Quando si sa di essere allergici e' sempre importante consultare il calendario della fioritura e seguire le indicazioni dell'allergologo. Sicuramente i soggetti allergici hanno imparato, anche grazie al consiglio del farmacista e del medico, a gestire i sintomi piu' comuni della rinite anche attraverso l'impiego di farmaci senza obbligo di prescrizione (antistaminici e antiallergici, decongestionanti, vasocostrittori e corticosteroidi) utili ad alleviare i sintomi delle allergie respiratorie. La presenza di pollini nell'aria comincia, a seconda delle temperature, nel mese di febbraio per poi raggiungere il picco di concentrazione in primavera, periodo di fioritura delle piante. Ad esempio, le graminacee, la famiglia erbacea piu' diffusa e presente a tutte le latitudini, presenta il suo picco di pollinazione tra maggio e luglio. La parietaria, specie piu' diffusa nel centro e sud Italia, raggiunge la sua massima intensita' tra maggio e giugno. Le composite (o asteracee), vasta famiglia di piante che vanta 20.000 specie diverse, 700 delle quali - tra cui l'ambrosia - presenti sul nostro territorio, fioriscono e rilasciano pollini da luglio a settembre. Le betulacee invece, fioriscono nei mesi compresi tra gennaio e maggio mentre le oleacee da maggio a giugno. Infine, troviamo il cipresso che libera i pollini da febbraio a fine marzo, con possibili anticipi a gennaio e/o prolungamenti fino ad aprile. I sintomi classici delle allergie primaverili coinvolgono le mucose del naso, gli occhi e le vie respiratorie. Sintomi nasali: starnuti ripetuti, prurito, congestione con sensazione di naso chiuso, riduzione dell'olfatto, secrezione di muco acquoso e biancastro e molto meno consistente di quello del raffreddore "comune", al contrario, piu' denso e dal colore giallo-verde. Sintomi oculari: prurito alle congiuntive che appaiono arrossate ed edematose, lacrimazione e fotofobia (fastidio alla luce). Sintomi respiratori: tosse secca e stizzosa e difficolta' a respirare, eventuali crisi di tipo asmatico. Altri sintomi, che possono comparire in associazione alla comparsa dell'allergia ai pollini, sono: stanchezza, difficolta' di concentrazione, mal di testa, disturbi del sonno e piu' raramente, prurito all'epidermide e dermatite. Ma cosa fare? In linea generale, se un individuo non sa di essere allergico e si manifestano alcuni sintomi tipici dell'allergia, e' possibile, nella fase acuta, gestire tali sintomi con il consiglio del farmacista ma e' fondamentale rivolgersi, quanto prima, al proprio medico affinche' si possa essere indirizzati nel giusto percorso di diagnosi e successiva cura. Sara' lo specialista che, accertata l'allergia e il tipo di allergene a cui si e' sensibili, definira' la terapia piu' corretta da seguire. Quando si sa di essere allergici e' sempre importante consultare il calendario della fioritura e seguire le indicazioni dell'allergologo. Sicuramente i soggetti allergici hanno imparato, anche grazie al consiglio del farmacista e del medico, a gestire i sintomi piu' comuni della rinite anche attraverso l'impiego di farmaci senza obbligo di prescrizione (antistaminici e antiallergici, decongestionanti, vasocostrittori e corticosteroidi) utili ad alleviare i sintomi delle allergie respiratorie.