Avola con Maria Falcone per parlare di lotta alla mafia
Si è svolto ieri - all’Odeon di Avola - l’incontro organizzato dalle scuole, assieme alla collaborazione dell’associazione Libera e dell’amministrazione comunale, che ha visto la presenza di Maria Falcone, sorella del giudice ucciso dalla mafia 26 anni fa assieme alla moglie Francesca Morvillo e agli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Tra gli sguardi attenti degli studenti e delle autorità presenti, la frase che riecheggiando nell’aria riempiva il cuore di tutti è stata una, il testamento morale di Giovanni Falcone: “Gli uomini passano, le idee restano e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.” Ed è proprio su questo che ha insistito la professoressa Maria Falcone: "Voi giovani - ha detto - siete il nostro futuro e l'associazione Falcone, tra le altre cose, ha come obiettivo primario quello di creare iniziative di carattere sociale e culturale per formare proprio i più piccoli. Ci impegniamo per favorire la cultura della legalità e dell'antimafia nel nome di Giovanni Falcone, che - assieme a Borsellino - è il simbolo immortale della lotta contro la mafia".
Tra i presenti anche la deputata Rossana Cannata: “Il ricordo degli uomini coraggiosi al servizio dello Stato - ha detto - deve restare vivo nei secoli”. E a farle eco il primo cittadino avolese, Luca Cannata: "Le tante forme di furberie quotidiane considerate di minore gravità, sono sostanzialmente una forma di decadimento della legalità che invece dobbiamo recuperare se si vuole migliorare in mondo il cui viviamo. Partendo dalla formazione dei più giovani è possibile un cambiamento di rotta”.
Cecilia Santoro