Stop del Cga a edificazione a Capo Peloro
Il Consiglio di giustizia amministrativa ha dato ragione al Comune di Messina che aveva negato l'edificazione nel sito "Q" della Zona di protezione speciale di Capo Peloro. Il Cga ha tra l'altro sottolineato che "la criticita' all'interno del sito e' un fatto ormai palese, e non basta certo ridimensionare la perdita di suolo riportandolo entro la soglia dell'uno per cento, valore individuato dalle guide metodologiche europee come limite non significativo, per ritenerlo congruo e ammissibile". Ha anche riconosciuto che "se prima vigeva il principio di precauzione, adesso si ha finalmente cognizione del grado di cementificazione ed antropizzazione di un'area che effettivamente costituisce l'ultimo lembo di terra dell'isola sul mare dello Stretto e pertanto ancora piu' preziosa da un punto di vista naturalistico e paesaggistico". La sentenza ricorda che dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Ue emerge l'attinenza del principio di precauzione alle valutazioni cui l'amministrazione e' chiamata dalla direttiva Habitat quando sia richiesta di autorizzare piani o progetti nelle aree sottoposte alla relativa tutela. Ha poi rimarcato la necessita' di avere riguardo, in questa materia, alle incidenze sul sito protetto ricollegabili all'intervento di volta in volta in disamina, "singolarmente o congiuntamente ad altri interventi".
Commenta l'assessore all'Urbanistica Sergio De Cola: "Siamo soddisfatti per avere avuto dal Cga ragione. La sentenza consente da oggi agli uffici di lavorare con maggior serenita'. Questo pronunciamento e' uno spartiacque con il passato e con la cementificazione contraria alle norme comunitarie oltre che inutile e dannosa all'ambiente, anche se consentita dal nostro piu' che obsoleto Prg. Tuttavia mi rammarica che il Consiglio Comunale abbia di fatto rinunciato a discutere la Variante, rifiutando cosi' di discutere di politica del territorio, uno dei temi importanti di cui invece il Consiglio dovrebbe occuparsi, e rinviando di fatto alla magistratura il compito di decidere in sua vece".