Mafia e "colletti bianchi" a Messina, la Procura chiede 50 rinvii a giudizio
Si avvia verso l'udienza preliminare l'operazione antimafia "Beta", l'inchiesta della procura di Messina che ha puntato i riflettori su una cellula criminale che si stava radicando in riva allo Stretto e che avrebbe avuto agganci anche con imprenditori e "colletti bianchi". I sostituti procuratori della Direzione distrettuale antimafia di Messina Liliana Todaro, Fabrizio Monaco e Antonio Carchietti hanno depositato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 50 indagati ed il gip ha fissato per giugno l'udienza preliminare. L'indagine dei carabinieri del Ros, coordinata all'epoca dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, era sfociata in un blitz scattato a luglio del 2017 con l'esecuzione di un'ordinanza di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 30 persone. Secondo i risultati dell'indagine c'era una cellula di Cosa nostra, collegata al clan Santapaola Ercolano di Catania, sovraordinata rispetto ai clan che tradizionalmente operano nei quartieri cittadini, che sarebbe stata in grado di avvalersi di professionisti, imprenditori, titolari di societa', funzionari pubblici per gestire gli interessi economici illeciti.