"Sistema Montante", l'audizione di Venturi all'Antimafia nel 2016
"La politica nazionale deve intervenire al più presto per allontanare Montante dalla presidenza della Camera di commercio di Caltanissetta da Unioncamere e da tutti i ruoli istituzionali che lui ricopre, perché costituisce un allarmante rischio di condizionamento per le istituzioni". Lo disse l'imprenditore Marco Venturi davanti alla Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi. L'audizione risale al dicembre del 2016. "Montante negli anni addietro - aggiungeva Venturi - dietro il paravento dell'antimafia di facciata, ha insediato e cooptato una classe dirigente di potenti composta una sfilza di imprenditori, politici, professionisti, amministratori pubblici dal fare opaco, presentati e accreditati come paladini della legalita', che da svariati anni condizionano il potere politico, burocratico ed economico della Sicilia. Un nuovo sistema, coperto dalla maschera dell'antimafia di facciata, macchiato da inquietanti collusioni in cui si celano cinismi, legami e affari".
"Con l'allora presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, ho avuto rapporti di conoscenza per motivi istituzionali e ho avuto modo di incontrarlo diverse volte". Cosi' il presidente dell'Ars, Gianfranco Micciche', commenta a proposito dell'inchiesta Montante e dell'intercettazione di un dialogo tra Marco Venturi e Alfonso Cicero, i grandi accusatori dell'ex numero uno di Sicindustria, mentre concordavano cosa scrivere nel memoriale che poi avrebbero consegnato agli inquirenti. "D'altronde - aggiunge Micciche' - dalla stessa intercettazione si evince che non c'e' nessun elemento che mi riguarda. Spero che possa esserci un'indagine molto approfondita della magistratura dalla quale, ne sono certo, non potra' che essere confermata la mia estraneita'". Nell'intercettazione in cui si cita Micciche' di fronte alla ritrosia di Venturi sull'utilita' di inserire nel memoriale il nome del presidente dell'Ars, Cicero insiste: "Ho capito... se Micciche' fussi unu qualunque un c'e' bisugnu ca ciu' mittissimu...".