Bruciarono l'auto al sindaco di Siracusa, 4 arresti: forse politici coinvolti
Quattro parcheggiatori abusivi sono finiti in carcere con l'accusa di avere dato fuoco il 14 novembre scorso all'auto del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. Si tratta di Andrea Amato, 36 anni, Francesco Mollica di 35, Salvatore e Lucia Urso, rispettivamente di 58 e 37 anni.
Questa mattina su delega della Procura della Repubblica di Siracusa, il Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti dei quattro, tutti con precedenti penali, residenti a Siracusa. Sono ritenute responsabili, a vario titolo, dell’incendio doloso dell’autovettura in uso al sindaco Garozzo. I reati contestati sono quelli di tentata estorsione, in concorso formale e materiale, e danneggiamento, aggravati dall’aver commesso il fatto in più persone riunite e contro un pubblico ufficiale. Il provvedimento è stato eseguito con la custodia cautelare in carcere per tre persone, mentre la quarta, una donna legata da stretta parentela con la famiglia Urso, inserita nel clan Urso - Bottaro è finita agli arresti domiciliari.
L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, è stata avviata proprio a seguito del grave episodio in cui, proprio nei pressi dell’abitazione di Garozzo, è stata data alle fiamme l’auto di famiglia, e dalle successive denunce presentate dallo stesso Primo Cittadino e dall’Assessore comunale alla Mobilità, Trasporti e Polizia Municipale, per aver subito, in diverse occasioni, minacce dagli indagati.
L’attività investigativa, fondamentalmente estrinsecatasi nell’analisi dei tabulati relativi al traffico telefonico, nella captazione di intercettazioni telefoniche ed ambientali, nella ricerca dei relativi riscontri, e nella acquisizioni di elementi probanti dell’attività delittuosa attraverso le immagini registrate dalle numerose videocamere installate presso la zona delle illecite condotte, ha permesso di accertare come le responsabilità dei gravi fatti delittuosi, siano da ricondursi ad alcuni soggetti esercitanti l’attività di parcheggiatori abusivi nelle più note zone della città, i quali hanno agito in conseguenza all’attuazione del regolamento di polizia urbana che prevede l’adozione di misure di carattere sanzionatorio e l’allontanamento dai luoghi, il DASPO urbano, per chiunque impedisca la libera fruizione delle aree destinate alla sosta. In particolare, l’incendio dell’autovettura del sindaco di Siracusa, avveniva all’indomani della pubblicazione sulle testate giornalistiche locali di articoli di stampa che riportavano gli esiti di un servizio congiunto dell’Arma locale e della Polizia Municipale mirato all’applicazione delle norme previste dal regolamento di polizia urbana nei confronti di alcuni parcheggiatori abusivi che operavano nella zona Prometeo/Teatro Greco di Siracusa, area largamente interessata da un elevato afflusso turistico.
GAROZZO: FORSE ANCHE POLITICI COINVOLTI
«Gli arresti efettuati dai carabinieri sono una svolta importante ma credo che l'indagine riserverà altre sorprese specie in relazione ai rapporti tra questi soggetti ed esponenti politici che li hanno spalleggiati, come evidenziano anche le immagini delle riunioni di consiglio comunale dedicate al contrasto del fenomeno dei parcheggiatori abusivi».
Lo aferma il sindaco, Giancarlo Garozzo, commentando le misure cautelari eseguite stamattina dai Carabinieri in relazione all'incendio dell'auto della moglie avvenuto lo scorso novembre.
«Prima di tutto – aferma ancora il sindaco Garozzo – mi preme ringraziare l'Arma, la Prefettura e tutti gli organi inquirenti per l'attenzione dedicata a questa vicenda e per la solerzia con la quale si sono mossi. Lo Stato, a cominciare dalle forze dell'ordine, è attento ai fenomeni che creano insicurezza sociale e quanto avvenuto oggi è un segnale positivo che tutti dobbiamo cogliere».
Prosegue il sindaco Garozzo: «La nostra lotta all'illegalità, di qualsiasi genere e a qualsiasi livello, dimostra ancora una volta che l'Amministrazione non ha fatto sconti di alcun tipo e a nessuno. Credo che il fenomeno dei parcheggiatori abusivi si sia manifestato in tutta la sua prepotenza; lo sapevamo e per contrastarlo abbiamo proposto e fatto approvare il regolamento di Polizia urbana che ha introdotto il Daspo. Spesso siamo stati accusati di non avere fatto abbastanza ma chi ci ha attaccati oggi deve ricredersi. Aspettiamo con fducia – conclude il sindaco Garozzo – che l'indagine venga chiusa, così che tutti i tasselli vadano a posto non ultimi quelli degli esecutori materiali».