Napoli, condannati boss e gregari del Mariano: un secolo di carcere
Un secolo di carcere: 19 condanne e 23 assoluzioni. Questo il verdetto che ha pronunciato la Terza sezione penale, collegio A del tribunale di Napoli, presidente Carlo Spagna, contro boss, affiliati e riciclatori del clan Mariano dei Quartieri Spagnoli. Imputati che hanno scelto di essere processati con il rito ordinario dopo l'inchiesta che due anni fa porto' a oltre settanta arresti, tra i quali i vertici della cosca che era controllata da Marco Mariano detto 'o picuozzo, diventato poi un collaboratore di giustizia. Suo fratello Ciro, dopo oltre trent'anni di carcere, lo scorso mese, e' stato scarcerato per aver scontato la sua pena. Tra gli imputati la pena piu' alta e' stata comminata a Mario Savio, conosciuto con il soprannome di 'o bellillo, gia' ergastolano per un omicidio commesso negli anni Ottanta quando era in corso la feroce guerra tra la Nuova Famiglia e la Nco di Cutolo di cui Savio era referente ai Quartieri. Il suo nome di recente e' salito alla ribalta delle cronache per aver partecipano alla trasmissione Maurizio Costanzo show nella quale chiedeva al figlio, con un appello disperato, di cambiare vita e di non seguirlo sulle orme della malavita. In realta' il figlio e' tutt'ora in carcere, mentre lui, nonostante ebbe la sospensione della pena per motivi di salute, cerco' di tornare ai Quartieri per fare affari criminali. Assolti invece Enrico Ricci detto 'fraulella' e suo figlio Gennaro, che sconta in carcere l'ergastolo per l'omicidio di Petru Birladeanu, vittima innocente della camorra.