Dopo la sosta a Palermo, la Nave della Legalità torna a casa
E' arrivato il momento per gli oltre mille studenti a bordo della Nave della Legalita' di ritornare a casa. I ragazzi, insieme ai loro insegnanti, sono sbarcati questa mattina al porto di Civitavecchia, dopo essere stati a Palermo per partecipare alle cerimonie di commemorazione delle stragi di Capaci e via d'Amelio del 1992, dove persero la vita Giovani Falcone, la moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli otto uomini della scorta, cui quest'anno sono state dedicate le manifestazioni di #PalermochiamaItalia. Gli studenti, durante tutte le iniziative, hanno potuto toccare con mano, quanto il ricordo dei due magistrati e delle due stragi, dopo 26 anni, sia ancora vivo a Palermo. "Ho notato una grande forza e una grande determinazione da parte delle persone che hanno organizzato questo evento", ha raccontato una studentessa del Liceo Classico di Terni sulla Nave della Legalita' durante il viaggio di ritorno a Civitavecchia. "In questi due giorni - ha detto - mi sono resa conto che i giudici Falcone e Borsellino in quegli anni stavano combattendo per la liberta' di tutti". La cerimonia istituzionale nell'Aula bunker dell'Ucciardone, luogo simbolo del Maxiprocesso a Cosa Nostra, e' stato uno degli eventi piu' importanti dei due giorni dedicati alla legalita'. Inoltre molti laboratori didattici hanno animato vari luoghi della citta' siciliana: da piazza Magione, a via d'Amelio, passando per l'area che circonda l'albero Falcone, in via Notarbartolo, dove viveva Giovanni Falcone, fino ad arrivare al Giardino della Memoria di Capaci, inaugurato lo scorso anno nel punto esatto in cui la mafia piazzo' la carica di esplosivo che uccise Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e VitoSchifani. "Mi e' piaciuto molto - ha detto uno studente del liceo scientifico Castelnuovo di Firenze - il momento in cui abbiamo potuto incontrare e ascoltare le testimonianze dei famigliari delle scorte. L'esperienza ci ha permesso di approfondire l'argomento e mi ha colpito il modo in cui le persone direttamente interessate hanno provato a farci capire che oltre a ricordare coloro che sono morti per la lotta alla mafia , e' importante lavorare affinche' la verita' venga a galla". Nel pomeriggio di ieri, infine, sono partiti i due tradizionali cortei di #PalermoChiamaItalia, che hanno visto protagoniste le scuole: il primo da via d'Amelio, il secondo dall'aula Bunker. Entrambi si sono poi ricongiunti all'albero Falcone, per il momento di silenzio, alle 17.58, l'ora della strage di Capaci. La giornata si e' poi conclusa in serata con una messa, alle ore 19, alla chiesa di San Domenico, in ricordo delle vittime di mafia, seguita da un concerto della banda della Polizia di Stato, al Teatro Massimo.