Modica, la notte dei musei: studenti alla scoperta dei reperti di Cava Ispica
Il Comune di Modica è stato l’unico ente che nel panorama provinciale ha celebrato, con le iniziative poste in essere dall’amministrazione, “La Notte Europea dei Musei” aprendo gratuitamente al pubblico il Museo Civico Franco Libero Belgiorno con le collezioni archeologiche, il Museo del Cioccolato e il Castello dei Conti. E' stato, tra l'altro, possibile seguire una visita guidata, a cura dell'archeologo Giovanni Di Stefano, dei reperti di Cava Ispica esposti nel Museo. I veri protagonisti de “La Notte dei Musei” nel museo civico di Modica sono stati i giovani studenti dell' Istituto Giovanni XXIII e gli studenti del Liceo Scientifico e Artistico. Anche l’inno nazionale e quello europeo sono stati stati eseguiti dal quintetto di ottoni del Liceo Musicale “Verga”.
Le sale del Museo sono state animate da circa trecento giovani che hanno presentato la conclusione del “PROGETTO SCUOLA MUSEO”.
Un pubblico numeroso ha assistito alla presentazione delle fatiche di Ercole, alla presentazione di dell' Ercole di Modica .Gli studenti hanno esposto con proiezioni di immagini e con grafici importanti lavori di ricerca che hanno suscitato grande interesse nel pubblico.
"La formula che vede la scuola coinvolta nelle attività del Museo - ha dichiarato il Direttore onorario del Museo, Giovanni Di Stefano - è stata una delle prerogative dell'Amministrazione. Ora abbiamo avviato un processo virtuoso con la scuola che continuerà ancora in futuro ". Molto seguito il momento durante il quale è stato presentato il convegno su Franco Libero Belgiorno, intellettuale, fondatore del Museo. I due relatori, Giorgia Belgiorno e Giuseppe Calabrese, hanno annunciato importanti novità su questa figura alla quale è intitolato il Museo. Franco Libero Belgiorno fu giornalista e scrittore con opere inedite particolarmente intense”. Altro polo di attrazione della “Notte dei Musei” il Castello dei Conti a cura del Movimento Azzurro in cui si è raccontata la storia del castello e di chi ci viveva. “Devo ringraziare quanti hanno sostenuto questo importante evento culturale", commenta il sindaco, Ignazio Abbate.