Ingegneri, mare e tecnologia: ecco come coniugarli
“Coniugare il rispetto del mare con la tecnologia moderna”. Questo il tema del convegno organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Siracusa, che si è tenuto questa mattina nella sala Ferruzza Romano dell’Area marina protetta del Plemmirio, nel comprensorio del Castello Maniace, ad Ortigia. Un evento, inserito nel premio “La Cultura del Mare” che vede il contributo della Capitaneria di porto di Siracusa, del comune di Siracusa, dell’ Autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale, dell’istituto “Antonello Gagini”, della Lukoil Oil Company e del Consorzio Area Marina Protetta del Plemmirio. Presente anche il vice sindaco di Siracusa, Francesco Italia
Dopo il saluto del presidente dell’Ordine degli Ingegneri Sebastiano Floridia, c’è stato l’intervento del professor Luigi Alini, docente dell’Università di Catania.
Nella sua relazione, il docente ha evidenziato la situazione relativa alle costruzioni di immobili in prossimità della fascia costiera ed ha posto l’accento sul rapporto tra ambiente ed edilizia. “Negli anni ’70, per effetto della crisi petrolifera, le costruzioni sono state inserite in una nuova – ha spiegato il professor Luigi Alini - prospettiva ecologica in cui il tema ambiente è sembrato essere circoscritto prevalentemente al contenimento dei consumi energetici. La contraddizione che la contemporaneità sembra manifestare propone infatti una aporia tra la crescita esponenziale di strumenti e tecnologie di controllo ambientale e la capacità di collocare il progetto di architettura in una visione olistica in cui natura ed artificio sono entrambi parte di un unico e complesso sistema ambientale”.
Nel secondo intervento, curato dall’ingegner Alberto Moroso, presidente dell’Associazione di tecnica navale, il tema centrale è stata l’energia ricavata dal mare. Una delle invenzioni più innovative, una turbina chiamata Kobold, dal nome del folletto gentile che popola la mitologia nord europea, è stata ideata per sfruttare le correnti dello Stretto di Messina ed ora sarà esportata per produrre energia dagli oceani. “Dopo 25 anni di sperimentazioni, l’intuizione - ha detto l’ingegner Alberto Moroso dell’armatore messinese, dai natali partenopei, Elio Matacena, si è trasformata in una realtà. Dallo scorso aprile, la turbina ad asse verticale Kobold, installata su una piccola piattaforma a circa 150 metri al largo della costa siciliana, è stata allacciata alla rete dell’Enel in cui riversa circa 40 kilowatt. Poca cosa? In termini assoluti sì. Ma a ben guardare si tratta di una pietra miliare. Per la prima volta al mondo, un dispositivo meccanico trasforma in energia elettrica le correnti marine. Il futuro è già disegnato”.
A chiudere i lavori è stato il dottor Luigi Cappellani, responsabile relazioni istituzionali e relazioni esterne, della società Isab srl – gruppo Lukoil che ha discusso del tema della salute, della sicurezza e della tutela dell’ambiente nella raffineria Isab di Priolo Gargallo. “Il nostro gruppo sulla sicurezza ha investito molte risorse – ha spiegato Luigi Cappellani – inoltre, possiamo dire che, statistiche alla mano, il settore della raffinazione del petrolio, rispetto ad altri come la metallurgia o il legno, ha dei dati molto bassi sugli incidenti sul lavoro. Grande attenzione c’è sulle emissioni, che sono bel al di sotto dei limiti previsti dalla legge. D’altra parte i nostri camini, che sono monitorati 24 ore al giorno, sono sottoposti alle verifiche degli enti di controllo. Infine, per dare attuazione ai principi di prevenzione e protezione dell’ambiente, anche nell’ambito dei trasporti via mare, Isab ha puntato fortemente al ringiovanimento delle flotte operanti nei propri terminali”.
Al termine del convegno, è stato premiato dall’Ordine degli Ingegneri Alberto Corbino in memoria di Epicarmo Corbino, augustano, ufficiale della Capitanerie di Porto che diventò ministro sotto il governo Badoglio e De Gasperi.
Il 31 maggio alle 9 nella sala Ferruzza Romano dell’Area marina protetta del Plemmirio saranno consegnati i riconoscimenti relativi al Premio “La Cultura del Mare” agli alunni delle scuole secondarie di primo e di secondo grado della provincia di Siracusa che hanno presentato i propri lavori sul tema del rispetto e della valorizzazione del mare. L’iniziativa è stata organizzata dalla Commissione marittima multidisciplinare dell’Ordine degli Ingegneri di Siracusa, coordinata dall’ingegner Barbara Tinè