Afghanistan: attacco al ministero dell'Interno, morti tutti i miliziani
Nuovo attacco a Kabul: nel mirino dei miliziani, il ministero degli Interni afghano che e' stato assaltato da un gruppo di combattenti che prima hanno fatto esplodere una bomba e poi hanno cercato di penetrare nel complesso, armi in pugno. Ne e' nata una sparatoria con le forze di sicurezza che sono riuscite a respingere l'attacco, uccidendo tutti i miliziani. Lo ha riferito il capo della polizia di Kabul, Daud Amin, confermando che "la battaglia e' finita, gli aggressori sono stati tutti uccisi tra il primo e il secondo perimetro di sicurezza".
Il portavoce del ministero dell'Interno, Najib Danish, ha raccontato che "c'e' stata un'esplosione, senza dubbio un kamikaze che si e' fatto esplodere all'ingresso del complesso, quando abbiamo sentito gli spari". "Ma gli aggressori non sono riusciti ad accedere all'edificio principale", ha proseguito. La sede del ministero e' un ampio complesso situato sulla strada per l'aeroporto di Kabul: i primi edifici si trovano a quasi un chilometro dalle prime postazioni di controllo. Sono 11 le vittime nell'attacco, i 10 miliziani che hanno lanciato l'assalto e un poliziotto; negli scontri a fuoco seguiti all'esplosione all'ingresso del complesso sono rimasti feriti anche 5 membri delle forze di sicurezza. Il portavoce del ministero, Najib Danish, ha riferito che 7 combattenti sono morti durante la sparatoria mentre altri 3 sono rimasti uccisi nell'esplosione dell'ordigno che portavano.
"La situazione e' tornata alla normalita' ed e' sotto controllo. Tutti gli impiegati che si trovavano all'interno del ministero durante l'attacco sono stati evacuati e rimandati a casa", ha aggiunto, sottolineando che l'assalto e' stato sventato grazie alla forte risposta delle forze di sicurezza e alle complesse misure di sicurezza adoperate per difendere il complesso inaugurato l'anno scorso.