Appropriazione indebita, a giudizio candidato a sindaco di Ragusa
Una citazione diretta a giudizio per uno dei sette candidati alla carica di sindaco a Ragusa. Si tratta di Maurizio Tumino. Forza Italia, Lega, Diventera' bellissima ed Udc sono i simboli di partito che accompagnano la candidatura di Tumino, quattro invece le liste a sostegno: 'Forza Italia, 'Maurizio Tumino sindaco', 'Ragusa creativa', 'Insieme'. Dovra' rispondere nella udienza fissata per il 24 ottobre del 2018 di appropriazione indebita per fatti che si riferiscono ad epoca anteriore o prossima al 11 febbraio del 2016. L'atto gli viene notificato il 17 aprile 2018, "dieci giorni dopo la presentazione della mia candidatura a sindaco - spiega lo stesso Tumino che con carte alla mano dettaglia -; si tratta di una presunta appropriazione indebita di attrezzature edili: ponteggi, una cisterna, una pompa idrica ed un quadro elettrico che avrei impropriamente acquisito senza restituirla. Non ho avuto nessuna formale richiesta ed il valore del materiale sarebbe nell'ordine di qualche qualche migliaio di euro". La battaglia politica si infiamma a Ragusa aggredendo la sfera personale. A chi chiede a Tumino se il suo percorso verso Palazzo dell'Aquila, si blocchera', lui risponde di essere ancora piu' determinato ad andare avanti e che chi ha promosso questa ultima azione legale "e' mosso da crediti" nei suoi confronti. "Questo signore cerca in tutti i modi di farmi danno, ma con due sentenze e' stato gia' condannato a pagare oltre diecimila euro per le spese di lite", commenta Tumino. Nulla risulta dal casellario giudiziale, dal certificato penale e dalla visura generale a nome di Tumino, mentre nel certificato dei carichi pendenti risulta al 22 maggio 2018 il procedimento oggetto della bufera elettorale.