Sequestro della nave Open arms a Ragusa, "il caso è stato archiviato"
"Buone notizie. La giustizia italiana archivia definitivamente il caso giudiziario legato al sequestro (e al successivo dissequestro) della Open Arms. Questo ci da' la ragione e conferma che agiamo sempre secondo il diritto internazionale. Nel frattempo, abbiamo lavorato in tempo per tornare nel Mediterraneo". Lo scrive su Twitter la ong spagnola Proactiva open arms.
Lo scorso 16 maggio il Tribunale del Riesame di Ragusa aveva rigettato il ricorso della procura contro il dissequestro, richiamando la causa di giustificazione addotta dal gip nel suo provvedimento, in riferimento alla la carenza di prova di un luogo sicuro in territorio libico e alla mancata ratifica da parte di Malta degli emendamenti alle convenzioni internazionali, nonche' la prassi maltese di non cooperare alle richieste di soccorso. Per i giudici del Riesame, l'esistenza di un approdo sicuro in Libia, "risulta smentito da fatti notori richiamati perfino in atti ufficiali del Senato della Repubblica", per il persistere in territorio libico di un quadro politico incerto e conflittuale. Non sarebbe ravvisabile, avevano affermato ancora i giudici del Riesame, alcun comportamento che possa prefigurare un accordo tra organizzazione, probabilmente libica, di trafficanti di esseri umani e la Open Arms.