Sanità iblea, il Piano regionale continua a restare nell’ombra
Il Commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa, Lucio Ficarra, ha inviato all’assessorato regionale alla Sanità, la nuova pianta organica dell’Asp iblea. Ma, negli ambienti ospedalieri e, soprattutto, in quelli sindacali, ci si chiede come il nuovo organigramma possa essere approvato prima della definizione del Piano sanitario regionale che non è stato ancora varato e che, a quanto si sa, è all’esame degli uffici dipendenti dall’assessore alla Salute, Ruggero Razza. In particolare, i dubbi dei sindacati riguardano il fatto che, stando così le cose, la pianta organica dovrebbe essere inserita in un contenitore che, attualmente, risulta vuoto. Nel Piano regionale, infatti, resta ancora incerta la collocazione di alcuni reparti negli ospedali del territorio ibleo e, a quanto pare, ci sarebbero pressioni di natura politica per modificare quanto è già inserito nella geografia sanitaria. Un caso che si trascina da qualche mese riguarda, ad esempio, il reparto di malattie infettive che potrebbe essere “strappato” all’ospedale “Maggiore” di Modica per essere trasferito a Ragusa, malgrado questa soluzione debba fare i conti con la carenza di locali adeguati. Come è facile intuire, un puzzle di difficile composizione e nel quale, ancora una volta, la politica rischia di entrare a gamba tesa.